Come si vive nelle carceri brasiliane senza guardie né armi
Il fotografo italiano Angelo Lombardini ha visitato il carcere Apac di Nova Lima, nello stato brasiliano di Minas Gerais
Le carceri Apac del Brasile sono istituti che adottano un metodo di riabilitazione innovativo che sta dando risultati molto positivi, per esempio abbassando la recidiva dall’80 per cento delle prigioni brasiliane ordinarie al 10 per cento. TPI ha già pubblicato il reportage che racconta come si vive in queste carceri particolari.
I detenuti qui sono chiamati recuperandi e lavorano in tre fasi – il regime chiuso, il regime semi-aperto e il regime aperto – con l’obiettivo del reinserimento in società come membri produttivi e, soprattutto, non più dediti alle attività illecite.
Il motto di questi centri di detenzione è: “Qui entra l’uomo, il delitto resta fuori”. I detenuti fanno a gara per ottenere un posto in queste carceri, e i governi di quattro stati brasiliani, riconoscendo l’alto valore dell’esperienza riabilitativa Apac, hanno deciso di finanziare le strutture.
Un fotografo italiano, Angelo Lombardini, ha visitato il carcere Apac di Nova Lima, nello stato di Minas Gerais. Le sue immagini raccontano com’è la vita all’interno di questi istituti di pena non convenzionali.
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