I giovani e le loro stanze da letto negli anni Novanta
Nel 1995 la fotografa Adrienne Salinger ritrasse alcuni adolescenti nelle loro camere da letto per un libro fotografico che oggi è stato recuperato da stilisti e designer
Com’erano gli adolescenti degli anni Novanta? Il recupero
modaiolo di quel decennio va ormai per la maggiore, tanto che è ormai facile
imbattersi in teenager nati negli anni Duemila che ricreano il look adolescenziale
dei quarantenni di oggi.
Ma come era fatta davvero la cameretta di un giovane del
1995? Qual era il suo stile nell’abbigliamento? Quali i poster alle pareti?
Se non vi accontentate delle imitazioni contemporanee, il progetto della fotografa Adrienne Salinger, che nel 1995 ha ritratto una serie
di liceali per un libro intitolato In my Room: Teenagers in Their Bedrooms, “Nella mia stanza: adolescenti nelle loro
camere da letto”, è quello che fa per voi.
L’autrice realizzò le immagini come reazione al suo rifiuto
per la serie televisiva dell’epoca Beverly
Hills 90210, oggi considerata un manifesto di quella generazione, che però
le sembrava troppo falsa e patinata rispetto alla realtà che vedeva intorno a
sé.
Recentemente il progetto ha avuto una nuova vita attraverso
diverse pagine Tumblr, che proprio con l’intenzione di ricreare o di celebrare lo
stile dell’epoca hanno riscoperto le foto e le hanno postate come modelli
ideali di uno stile ormai entrato nella storia del costume.
La fotografa, intervistata recentemente da Huck Magazine, ha ricordato: “Ho
iniziato questo lavoro per frustrazione, perché non sopportavo il modo in cui
gli adolescenti della West Coast venivano raffigurati in tv. C’era questo show
televisivo in quel periodo, Beverly Hills
90210, ed era davvero atroce”.
“Il lavoro è iniziato anche come desiderio di dare una sorta
di voce alle contraddizioni che si verificano quando si è sull’orlo del
cambiamento. Proprio in quel momento della vita in cui si vive ancora con i genitori,
e non importa da quale gruppo socio-economico vieni, la tua cameretta è ancora tre
metri per quattro, con una lampadina da 60 watt sopra di te, e tutto quello che
possiedi è lì”.
Continua la fotografa: “Ho iniziato a notare, forse dieci
anni fa, che nei film e nelle pubblicità in TV, vedevo un sacco di camere di
adolescenti che ricordavano le mie foto. E un giorno un regista televisivo mi
disse: “Sai, il tuo libro è la Bibbia per i direttori di set a Los
Angeles!”. E’ stato ironico, perché in qualche modo il mio lavoro era
stato utilizzato dal nemico che mi ero proposta di combattere!”.