I cinesi comprano bottigliette d’aria fresca dal Canada contro lo smog
Una start-up ha messo in commercio l'aria pura raccolta sulle Montagne rocciose canadesi. Boom di vendite in Cina
Un imprenditore canadese che per gioco ha aperto una start-up che vende l’aria fresca delle Montagne rocciose ha visto il suo business crescere esponenzialmente contro ogni aspettativa, quando ha iniziato a importare il proprio prodotto nell’inquinatissima Cina.
Prima che Pechino nella settimana del 7 dicembre lanciasse il suo primo allarme rosso della storia cinese per gli alti livelli di smog, la richiesta di aria pura e il conseguente mercato sono cresciuti improvvisamente nelle zone più colpite dalla presenza di polveri sottili del paese.
“Il nostro primo carico da 500 bottiglie di aria fresca è stato venduto in quattro giorni”, ha raccontato il cofondatore di Vitality Air Moses Lam in un’intervista al quotidiano britannico Telegraph.
L’imprenditore ha affermato che quando l’azienda ha preparato un nuovo container con 4mila bottiglie, il carico è partito alla volta della Cina con gran parte dei prodotti già prenotati.
Otto litri di aria proveniente dal parco naturale di Banff, sulle Montagne rocciose canadesi, costano al cliente cinese circa 14 euro, ossia una cifra 50 volte superiore a quella necessaria per una bottiglia d’acqua minerale.
Si tratta di un prezzo decisamente alto, se paragonato ai 50 centesimi a cui era stata venduta su Ebay per gioco la prima bottiglia di Vitality Air, ma anche rispetto al costo fissato dal multimilionario cinese Chen Guangbiao per un prodotto molto simile.
L’uomo ha deciso di mettere in commercio ad appena 80 centesimi di euro bottiglie contenenti aria proveniente dalle regioni meno industrializzate della Cina.
L’aria canadese non è stata però la prima estera a essere venduta in Cina. Già nel 2014, l’artista pechinese Liang Kegang aveva venduto a 705 euro un piccolo barattolo che avrebbe riempito di aria francese durante un viaggio di lavoro nel sud del paese.