L’anziana malata di cancro che aveva deciso di viaggiare invece di sottoporsi alla chemio
Norma è morta di recente a 91 anni. Dopo aver scoperto di avere un tumore, invece di sottoporsi ai trattamenti aveva deciso di intraprendere un viaggio durato 12 mesi
Norma Jean Bauerschmidt aveva deciso di non sottoporsi ad alcun trattamento di chemioterapia al fine di alleviare i dolori che l’affliggevano quotidianamente. Dal punto di vista clinico, per lei non c’era più nulla da fare. Il tumore all’utero era piuttosto esteso e qualsiasi intervento chirurgico non sarebbe servito a nulla. Così, invece di curare il suo corpo Norma aveva deciso di curare il suo spirito viaggiando in lungo e in largo per gli Stati Uniti.
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Il tumore maligno le venne diagnosticato subito dopo la morte del marito Leo, scomparso nel luglio del 2015. Quando il suo medico la informò delle possibilità di trattamento, la donna che aveva raggiunto la soglia dei 91 anni, rifiutò le varie opzioni disponibili.
A sostenerla e guidarla in questo lungo viaggio alla scoperta di ogni angolo del paese – durato ben dodici mesi – c’erano suo figlio e sua nuora. A bordo di un camper, l’anziana signora e la sua famiglia erano partiti dal Michigan, dove vivevano, e avevano iniziato il loro tour.
“Ho 91 anni, voglio seguire la mia strada”, aveva più volte affermato Norma. Ed è esattamente quello che ha fatto, senza perdersi d’animo. Con grinta e determinazione, l’anziana ha iniziato a scoprire gli angoli più belli e remoti degli Stati Uniti e a viaggiare senza meta, fermandosi dove ne aveva voglia.
Nel mese di agosto del 2016, i tre avevano lasciato la loro città e intrapreso il loro viaggio. In quei lunghi dodici mesi, Norma non si era fatta mancare nulla: si era fermata a odorare le rose selvatiche, aveva visitato luoghi suggestivi come il Monte Rushmore e si era persa nelle bellezze naturali dello Yellowstone National Park e delle Montagne Rocciose.
Ogni tappa e ogni luogo visitato veniva puntualmente raccontato sulla pagina Facebook intitolata “A spasso con Norma”, curata dalla nuora e seguita da più di 400mila persone. Qui venivano pubblicate le immagini e i racconti dei suoi viaggi, con tanto di descrizioni dettagliate.
A bordo del camper, Norma e la sua famiglia avevano percorso oltre 20mila chilometri, dormito in 75 punti di sosta e attraversato 32 stati, coronando così il suo sogno prima di morire poco dopo.
“Norma ha sperimentato diverse cose e stabilito diversi primati, come volare su una mongolfiera, accarezzare un cavallo, o anche piccole cose come sottoporsi a una pedicure o sorseggiare un drink alcolico, mangiare ostriche e pomodori verdi fritti. Non solo. Si è fatta tagliare i capelli da dieci parrucchieri diversi e si è dovuta adattare ai fusi orari per ben nove volte”, ha raccontato il figlio della donna.
Dopo aver trascorso un anno in viaggio, la salute di Norma ha iniziato a deteriorarsi con il passare dei giorni, delle settimane, fino al giorno in cui è morta. Per ricordarla, i suoi familiari hanno pubblicato l’ultimo post su Facebook accompagnato da una citazione del poeta Rumi: “La vita è un equilibrio fra trattenere e lasciare andare. Oggi stiamo lasciando andare”.
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