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L’attacco della Turchia ai curdi in Siria: colpita anche Kobane, la città che sconfisse l’Isis

Immagine di copertina
Una foto di Kobane nel 2018. Credit: AFP

Siria Turchia, attacco ai curdi: colpita Kobane, città simbolo anti-Isis

Nel mirino dell’offensiva della Turchia in Siria contro i curdi c’è anche Kobane, la città-simbolo della resistenza curda contro l’Isis.

S&D

La città è stretta tra le aree già in mano ad Ankara a ovest, zone che sono state occupate in due precedenti incursioni in Siria tra il 2016 e il 2018 e ripopolate da etnie e milizie pro-Erdogan, e la nuova offensiva armata a est.

È da lì che era partita la liberazione del nord della Siria dal Califfato.

È “stata attaccata anche Kobane”, la città simbolo della resistenza curda contro l’Isis, e la “comunità internazionale deve impegnarsi per fermare la Turchia”, ha detto Yilmaz Orkan dell’Ufficio d’informazione del Kurdistan.

Gli aerei turchi avrebbero bombardato sia obiettivi militari che civili.

“Questi attacchi turchi non aiutano, la guerra, gli interventi militari creano sempre più problemi, distruggono vite”, sono state le parole di Orkan. Che ieri ha lanciato un allarme: “Se continuerà così i cittadini del nord della Siria inizieranno a fuggire”.

Orkan ha aggiunto poi che “i curdi non vanno abbandonati”, parlando “sia alla coalizione che all’America”. “Per anni abbiamo lavorato insieme per eliminare Daesh”, ricorda Orkan. Ora, conclude citando notizie dal campo che parlano di “bombardamenti in 23-24” aree differenti, le Forze democratiche della Siria (Fds) “rispondono gli attacchi” e “non sappiamo cosa succederà”.

L’attacco della Turchia ai curdi in Siria: prime vittime civili, il Senato Usa chiede sanzioni

Siria Turchia, bombardata Kobane

La Turchia ha dato il via ai raid contro i curdi in Siria nel Rojava, la regione nel nord-est del Paese a maggioranza curda. L’attacco di Ankara è iniziato dopo lo spostamento di alcune decine di militari americani di stanza al confine turco-siriano.

Su Twitter il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato: “L’operazione Fonte di Pace neutralizzerà la minaccia terroristica contro la Turchia e permetterà la creazione di una zona di sicurezza, favorendo il ritorno dei rifugiati siriani alle loro case. Preserveremo l’integrità territoriale della Siria e libereremo le comunità locali dai terroristi”.

Gli ha risposto Mustafa Bali, portavoce delle Syrian Democratic Forces: “Kobane, la città che ha resistito a Isis per mesi e messo le basi per la sua sconfitta, adesso viene bombardata dall’esercito turco”.

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