Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 21:34
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Morte di Sana Cheema: fermati il fratello, lo zio e il padre della ragazza in Pakistan

Immagine di copertina

I tre uomini sono stati formalmente iscritti nel registro degli indagati da parte della procura generale di Kunjah, in Pakistan, con l’accusa di occultamento di cadavere, e non potranno lasciare il paese

Anche le autorità pakistane nutrono dubbi sulla morte di Sana Cheema e hanno aperto un’inchiesta. (In questo articolo abbiamo ricostruito la vicenda).

S&D

La ragazza di 25 anni, cresciuta in Italia e di origini pakistane, è morta lo scorso 21 aprile in circostanze ancora poco chiare.

Il padre, Mustafa Ghulam, 56 anni, lo zio, Iqbal Mazhar, e il fratello 31enne, Adnan Cheema, sono stati formalmente iscritti nel registro degli indagati da parte della procura generale di Kunjah, in Pakistan, con l’accusa di occultamento di cadavere e non potranno lasciare il paese.

Nella giornata di martedì 24 è attesa la convalida dei tre fermi.

Oltre il padre, lo zio e il fratello, sono accusati altri due uomini, tra cui un medico e l’autista che avrebbe trasportato il cadavere di Sana Cheema.

Stando alle prime indiscrezioni emerse dall’indagine – e diffuse sui media locali – il padre della ragazza aveva organizzato un matrimonio combinato tra Sana e un suo parente.

Al rifiuto della ragazza, che avrebbe invece voluto sposarsi in Italia, il padre avrebbe ordito un complotto per ucciderla, cospirando insieme al figlio, Adnan Mustafa, e al fratello, Mazhar Iqbal.

La ragazza sarebbe stata uccisa e la famiglia avrebbe simulato un malore.

In più, sempre in Pakistan, la magistratura ha deciso di disporre l’autopsia sul corpo della ragazza e di mettere sotto sequestro l’area di Gurjat, dove Sana è stata sepolta.

Nel frattempo, è emerso come il padre della 25enne avesse lasciato la casa di Brescia due settimane prima del 21 aprile e si sarebbe tenuto in contatto con i connazionali negando ogni sua responsabilità nella morte della figlia.

Solo adesso in Pakistan si comincia a guardare al caso come un possibile omicidio. Negli ultimi giorni si è sempre pensato che la 25enne cresciuta e frequentando le scuole a Brescia dove aveva aperto anche un’agenzia di pratiche automobilistiche, fosse morta per un malore.

Nell’indagine aperta dalla procura asiatica è finito anche un certificato sanitario risalente all’11 aprile – una settimana prima rispetto alla morte indicata il 18 aprile – che mostrerebbe come la pakistana si sia presentata in ospedale dopo essere svenuta in strada, pare per pressione bassa.

Intanto sui social network sono partiti gli hashtag #truthforSana e #VeritàperSana, per fare chiarezza su una vicenda tutt’altro che chiusa.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini