Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:32
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Boris Johnson perde la maggioranza in Parlamento: “Chiedo elezioni anticipate. O con me o al voto”

Immagine di copertina
Il primo ministro britannico Boris Johnson minaccia nuove elezioni. Credit: AFP

Sfida in parlamento. Questa sera l'opposizione cercherà di bloccare una Brexit senza accordo, ma il primo ministro britannico è già pronto al voto

Boris Johnson perde la maggioranza in Parlamento. Chiederà elezioni anticipate

Il primo ministro britannico Boris Johnson minaccia nuove elezioni. Non si può dire che fosse passato inosservato il sentore di diserzione che aleggiava da giorni tra le sue file. E così, in vista di un importante voto sulla Brexit, il Parlamento di oggi si è aperto con un deputato in meno sulle panche del partito conservatore.

S&D

Philip Lee, deputato per l’area di Bracknell, ha disertato le proprie fila a favore di quelle dei liberal democratici, sancendo la fine della maggioranza parlamentare di Johnson. “Il governo stava perseguendo una Brexit pericolosa e scellerata… mettendo vite e mezzi a rischio” si è giustificato Lee.

Boris Johnson è pronto a nuove elezioni se laburisti e ribelli rinviano la Brexit

Sono ore drammatiche per il Regno Unito, dopo che il primo ministro britannico ha minacciato nuove elezioni qualora stasera perdesse un importante voto sulla Brexit.

Il voto riguarda una proposta di legge dei laburisti e conservatori ribelli che obbligherebbe Johnson a trovare un accordo con l’Unione Europea, oppure a richiedere all’Ue un rinvio della data prevista per l’uscita del Regno Unito. “È la proposta della resa di Jeremy Corbyn” ha aggiunto Johnson oggi. “Sta alzando bandiera bianca”.

Ma la dura linea di Johnson e la minaccia di nuove elezioni ha innervosito non pochi, che l’hanno accusato di voler “annientare” quelli in favore di un accordo. Tra gli scettici anche Amber Rudd, Segretario di Stato per il lavoro e le pensioni, che ha sollecitato il primo ministro a ripensare alle sorti del proprio partito. La Rudd ha dichiarato in un’intervista allo Spectator: “Chiedo al governo di pensare molto attentamente al passo che sta per fare.”

I conservatori allo sbaraglio

Una fonte governativa ha spiegato che il primo ministro si trova di fronte a una “scelta semplice”, in cui il voto di stasera determinerà la sorte di molti del partito al comando. Pur sperando ancora che i conservatori ribelli cambino idea, Johnson ha tuttavia dichiarato che chiunque dei suoi ministri voti contro di lui verrà spodestato del proprio ruolo.

“Voglio che tutti sappiano che in nessun caso chiederò a Bruxelles un ulteriore rinvio. Ce ne andremo il 31 ottobre. Senza se e senza ma,” ha concluso perentorio.

In risposta, continua a farsi sentire la voce del Segretario Rudd. “Ho detto molto chiaramente al primo ministro che non credo che dovremmo essere un partito che rimuove due ex cancellieri e vari ministri – che l’unico modo per non tenere saldo il nostro partito e trovare un accordo è far salire tutti a bordo”.

boris johnson senza accordo voto brexit
Boris Johnson. Credit: AFP

I laburisti partono al contrattacco

Nel frattempo, anche Jeremy Corbyn, leader dell’opposizione, è partito al contrattacco, nonostante il monito dell’ex primo ministro Tony Blair a non cadere nella “trappola da elefante” tesagli da Johnson.

Il leader laburista ha reso chiara la propria posizione, esortando Johnson a “lasciare le persone libere di decidere” tramite nuove elezioni e a “riflettere sul proprio linguaggio”. Corbyn ha detto che il Regno Unito non è in guerra con l’Europa, ma che un’uscita senza accordo si tradurrebbe nella perdita di posti di lavoro e protezioni in campo sociale.

Dopo l’annuncio di ieri del primo ministro, i laburisti hanno pubblicato il testo della loro proposta che richiede al premier britannico di domandare all’Ue un rinvio della Brexit fino al 31 gennaio. Tra i firmatari anche qualche conservatore, tra cui Mr Gauke, Mr Hammond e l’ex ministro Alistair Burt.

Il voto di stasera: i due possibili scenari

Difficile prevedere l’esito del voto che si terrà questa sera in Parlamento. Tuttavia, con più di 15 conservatori dalla propria, i laburisti trasudano vittoria. Quello di Johnson “è un governo senza mandato, senza morali e, a oggi, senza maggioranza” ha detto Corbyn.

Qualora le sue parole si rivelassero profetiche e Johnson venisse sconfitto nel voto di stasera, il progetto di legge passerebbe alla Camera dei comuni mercoledì, e alla Camera dei lord giovedì.

Al contrario, se la proposta di Corbyn venisse respinta, Johnson andrebbe a Bruxelles il 17 ottobre con la minaccia di un’uscita senza accordo dall’Ue.

Il voto per estendere l’uscita del Regno Unito dall’Ue si terrà tra le 21 e le 22 di questa sera.

Boris Johnson, la sospensione del Parlamento e la strategia dell’acqua alla gola sulla Brexit
Ti potrebbe interessare
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Ti potrebbe interessare
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini
Esteri / Influenza aviaria, la preoccupazione dell’Oms per la trasmissione tra umani
Esteri / Media: “Hamas valuta l’ipotesi di lasciare il Qatar”. Bombardata in Iraq una base filo-iraniana
Esteri / Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran: colpita una base militare a Isfahan. Media: “Teheran non pianifica una ritorsione immediata”. Blinken: "Usa non coinvolti"
Esteri / Germania, arrestate due spie russe che preparavano sabotaggi