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Chi è Marta Cartabia, la prima donna presidente della Consulta

Immagine di copertina

Il profilo del giudice arrivata al vertice della Corte costituzionale

Chi è Marta Cartabia, la prima donna presidente della Consulta

Marta Cartabia è la prima donna eletta presidente della Consulta.

S&D

I giudici della Corte Costituzionale, infatti, nella giornata di mercoledì 11 dicembre hanno deciso all’unanimità, con 14 voti a favore e una scheda bianca, quella della Cartabia, che sarà lei a guidare per 9 mesi la Consulta.

Ma chi è Marta Cartabia? Di seguito il suo profilo.

Classe 1963, Marta Cartabia è nata a San Giorgio su Legnano, una cittadina in provincia di Milano. Dopo la laurea con lode in giurisprudenza conseguita nel 1987 presso l’Università degli Studi di Milano, nel 1993 ha ottenuto il dottorato di ricerca in legge presso l’Istituto universitario europeo di Fiesole.

Specializzatasi all’Università di Aix-Marseille sui temi della giustizia costituzionale comparata, la Cartabia, svolge, periodicamente, attività di ricerca all’estero, in particolar modo negli Stati Uniti d’America.

Docente ordinaria all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha incarichi di direzione in numerose riviste di settore nazionali e internazionali ed è tra i fondatori di Italian Journal of Public Law la prima rivista giuridica italiana interamente in inglese. Inoltre, è membro dell’Associazione italiana dei costituzionalisti ed è tra i fondatori dell’Italian Chapter di ICON·S.

Il 2 settembre 2011 è stata nominata dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano giudice della Corte costituzionale della Repubblica italiana, divenendo, così, la terza donna dopo Fernanda Contri e Maria Rita Saulle a essere nominata giudice, nonché una delle giudici più giovani mai nominate.

Il 12 novembre 2014 viene nominata vicepresidente della Corte costituzionale. Ruolo che le viene riconfermato il 24 febbraio 2016 e l’8 marzo 2018. Secondo alcune ricostruzioni, Marta Cartabia si sarebbe fortemente opposta all’introduzione dei cosiddetti superprefetti nel decreto sicurezza bis dal ministro dell’Interno uscente Matteo Salvini.

Il suo nome era circolato lo scorso agosto come possibile premier del governo M5S – PD, prima che venisse riconfermato nel ruolo di presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

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