Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:08
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Le 4 bufale di Salvini su Mediterranea

Immagine di copertina
Matteo Salvinie la nave di Mediterranea
Matteo Salvini e le bufale sulla ong italiana Mediterranea.

In queste ore la macchina della propaganda della “Bestia” si è messa in moto e macina a pieno regime. Questa volta la vittima prescelta da Matteo Salvini non è la nave di una ong tedesca battente bandiera olandese ma un’organizzazione non governativa italianissima, Mediterranea, a bordo di una barca a vela al 100% italiana, la “Alex”, che giovedì sera ha salvato da morte certa 54 persone che si trovavano strette su un gommone alla deriva, inseguite dalla guardia costiera libica. Cambiano i nomi, mutano i protagonisti, ma il copione è sempre lo stesso. I nemici non sono l’immigrazione clandestina, i trafficanti di esseri umani, la tratta dei migranti, ma uno e uno soltanto che si può riassumere con appena tre lettere: ong. Un nemico comodo, chiaro, riconoscibile, da dare in pasto all’opinione pubblica per deviare l’attenzione dai fallimenti di questo governo in tema di welfare, lavoro, economia, Europa, scuola.

E allora riannodiamo per un attimo i punti cruciali di questo ennesimo, pretestuoso, braccio di ferro e ricostruiamoli un pezzo alla volta, per smontare la retorica sovranista, ricostruire i tasselli mancanti della vicenda  e riappropriarci, ancora una volta, contro ogni evidenza, della verità.

Matteo Salvini e le bufale sulla ong italiana Mediterranea.
È vero che Mediterranea ha rifiutato di sbarcare a Malta?

No, Mediterranea non ha rifiutato Malta. Ha accettato come porto La Valletta, nonostante non sia, né per le carte nautiche, né per la legge, né per il buon senso, il porto sicuro più vicino. E lo ha fatto nell’esclusivo interesse dei naufraghi.

È vero che Mediterranea ha chiesto l’impunità?

No, Mediterranea non ha chiesto l’impunità, come ha sostenuto il ministro degli Interni, bensì semplici garanzie a tutela dei naufraghi e dell’equipaggio: 1) Di poter navigare verso Malta con solo 18 persone a bordo: la massima capienza per la Alex (in questo momento sono 57); 2) Di poter far sbarcare le persone a bordo al limite delle acque territoriali maltesi, per non dover essere sottoposti al regime di un paese straniero come Malta, che già in passato ha sequestrato le imbarcazioni ong senza alcuna motivazione legale e la benché minima trasparenza. Chi delinque cerca “impunità”, mentre Mediterranea non ha commesso alcun reato, salvo quello di umanità.

Ma allora i porti italiani sono chiusi?

No, Salvini non ha mai chiuso i porti. Li ha solo chiusi alle ong. Negli ultimi 15 giorni sono sbarcati in Italia quasi 500 migranti (dati del Ministero degli Interni), tra gommoni, barchini e mezzi privati. E, anche questa volta, l’accordo capestro tra Italia e Malta siglato alle 2.30 della scorsa notte prevedeva lo sbarco a La Valletta dei 54 migranti a bordo dell’Alex in cambio di 55 oggi detenuti a Malta. Accordo a cui giustamente Mediterranea non si è prestata.

Davvero non c’è nessuna emergenza sulla Alex?

Falso. Una volta fatti sbarcare donne incinte, madri e bambini in fasce, restano a bordo 46 migranti più 11 dell’equipaggio su una imbarcazione a vela di meno di 20 metri che ne può portare al massimo 18: siamo tre volte oltre il limite massimo di capienza, mentre il cibo scarseggia, manca l’acqua dolce per lavarsi, in condizioni igienico-sanitarie ormai al collasso, con casi diffusi di scabbia e pidocchi.

Questa è la realtà. Poi c’è la propaganda. Sulla pelle dei migranti e sulla pancia degli italiani. A cui chi fa informazione oggi ha il dovere di rispondere coi fatti. Perché c’è solo un modo per disinnescare la narrazione di Salvini e dei seminatori d’odio sul tema immigrazione: e non è smettere di parlarne, ma cominciare a raccontare la verità.

Mediterranea, evacuati 13 migranti tra cui due donne incinte: “Situazione a bordo insostenibile”
Ti potrebbe interessare
Cultura / Le Vie Crucis romane, quei luoghi nascosti che raccontano il rito del Venerdì Santo
Cronaca / Andrea Crisanti contro Antonella Viola: “Sul vino ha detto una stupidaggine”
Cronaca / Ritrovato Edoardo Galli, il 17enne di Lecco che si temeva fosse scappato in Russia: era arrivato in Montenegro
Ti potrebbe interessare
Cultura / Le Vie Crucis romane, quei luoghi nascosti che raccontano il rito del Venerdì Santo
Cronaca / Andrea Crisanti contro Antonella Viola: “Sul vino ha detto una stupidaggine”
Cronaca / Ritrovato Edoardo Galli, il 17enne di Lecco che si temeva fosse scappato in Russia: era arrivato in Montenegro
Cronaca / Flavio Briatore è stato operato al cuore a Milano per una patologia rara
Cronaca / Femminicidio, 49enne uccisa a coltellate a Bergamo: arrestato convivente
Cronaca / Beniamino Zuncheddu, detenuto in celle strette e sovraffollate: avrà un risarcimento di 30mila euro
Cronaca / “Mi hanno derisa”: le lacrime di Francesca per il body shaming in palestra diventano virali sui social | VIDEO
Cronaca / Ragazzo di 17 anni scomparso da giorni: avvistato alla Stazione centrale di Milano. Continuano le ricerche
Cronaca / I due agenti segreti italiani annegati nel Lago Maggiore stavano svolgendo una missione insieme al Mossad
Cronaca / Trovato morto Philip Rogosky, il produttore cinematografico scomparso a Roma