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Home » Politica

Dai 49 milioni scomparsi ai casi Siri e Rixi: i guai giudiziari della Lega

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Processi Lega | Inchieste Lega | 49 milioni | Caso Siri | Caso Rixi | Salvini

INCHIESTE PROCESSI LEGA – Se da una parte la Lega continua ininterrottamente, da qualche anno, ad aumentare il proprio consenso nel Paese (e soprattutto alle urne, come dimostrato dallo straordinario risultato delle Elezioni Europee) dall’altra il partito di Matteo Salvini non vive un bel momento sotto il profilo giudiziario. È lungo infatti l’elenco di vicende, inchieste e processi, che più o meno di recente hanno coinvolto (talvolta travolto) i suoi esponenti di primo piano, come i recenti caso Siri e caso Rixi.

Processi Lega | Inchieste Lega | 49 milioni di euro

Innanzitutto va ricordata la vicenda dei 49 milioni di euro scomparsi, su cui indaga la Procura di Genova. I magistrati hanno trovato l’accordo con il partito di Salvini: 100mila euro ogni bimestre, da versare in 76 anni, che però non ha risolto tutti i problemi. Il Carroccio ha ottenuto una restituzione graduale, ma la Guardia di finanza continua ad indagare su una serie di investimenti usciti dai conti presso la Sparkasse di Bolzano: denaro sarebbe transitato, attraverso un istituto svizzero specializzato nel private banking, in direzione Lussemburgo.

Nel 2017 per la vicenda dei rimborsi elettorali sono stati condannati tra gli altri, anche lo storico leader della Lega Umberto Bossi e l’ex tesoriere Francesco Belsito.

Caso Fontana | Abuso d’ufficio

Il presidente leghista della Regione Lombardia invece, Attilio Fontana, risulta indagato per abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti che, il 7 maggio 2019, si è abbattuta sui vertici regionali di Forza Italia, con 43 arresti.

Secondo i magistrati, il governatore, facendo nominare con una delibera un suo ex socio di studio, Luca Marsico, al Nucleo di valutazione degli investimenti della Regione, avrebbe violato il principio di imparzialità. Quel posto non era di nomina fiduciaria, ma si trattava di un incarico che era passato per un avviso pubblico, a cui hanno partecipato decine di persone. Fontana si è presentato ai pm per chiarire la sua posizione.

Caso Siri | Corruzione

Altro caso esplosivo e imbarazzante è quello del senatore Armando Siri, eletto nel 2018 per la prima volta in Parlamento nel 2018 e con la nascita del governo Conte scelto come sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti. Siri risulta indagato per corruzione a Palermo con l’accusa di aver accettato soldi per inserire una norma sulle energie rinnovabili nella legge di Bilancio.

Siri secondo le accuse si sarebbe speso per promuovere provvedimenti regolamentari o legislativi per favorire gli interessi economici di un imprenditore, Paolo Arata. In particolare, la vicenda riguarda presunta tangente da 30mila euro, data o promessa al sottosegretario in cambio di un aggiustamento al Def del 2018 sugli incentivi al mini-eolico. Il seguito all’inchiesta il ministro Danilo Toninelli, a inizio maggio 2019, ha deciso di revocare a Siri la carica si sottosegretario.

Processi Lega | Caso Rixi | Peculato | Spese pazze alla Regione Liguria

Il deputato Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, è finito sotto processo per le cosiddette ‘spese pazze’ in Regione Liguria dal 2010 al 2012, quando era consigliere comunale. Il 30 maggio 2019 è stato condannato a 3 anni e 5 mesi.

L’esponente leghista era accusato insieme ad altri 16 ex consiglieri regionali liguri di peculato per essersi fatti rimborsare con soldi pubblici alcune spese che invece sarebbero state personali, per nulla istituzionali. L’inchiesta era stata aperta dalla Procura di Genova.

Inchieste Lega | Caso Centemero | Finanziamento illecito

Vale la pena indicare infine anche una vicenda giudiziaria che tra in ballo il deputato e tesoriere della Lega Giulio Centemero. Si tratta di un filone dell’inchiesta romana sul costruttore Luca Parnasi che ruota intorno ai lavori per il nuovo stadio della Roma. La Procura capitolina sta cercando di fare luce su versamenti per 250mila euro in favore di un’associazione, denominata PiùVoci, considerata vicina al partito di Salvini, e gestita proprio dal tesoriere Centemero, che risulta indagato finanziamento illecito.

Ma dei finanziamenti alla Più Voci si sta occupando anche Procura di Milano, che ha aperto un fascicolo simile a quello romano, che riguarda i finanziamenti all’associazione di altri gruppi imprenditoriali. Il procedimento è nato a Brescia e inviato per competenza a Milano.

(Ultimo aggiornamento il 30 maggio 2019)

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