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Home » Politica

Elezioni Europee 2019, i risultati e i vincitori in Repubblica Ceca

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Elezioni europee Repubblica Ceca 2019 risultati | Vincitori | Exit poll | Risultati voto

Elezioni europee Repubblica Ceca 2019 risultati – La Repubblica Ceca ha votato venerdì 24 maggio e sabato 25 maggio per le elezioni Europe 2019.

I risultati ufficiali delle elezioni in Repubblica Ceca sono usciti domenica 26 maggio nella notte, esattamente insieme agli altri 27 paesi europei.

> Le previsioni di voto: chi vincerà?

In Repubblica Ceca vengono eletti 21 europarlamentari. Il partito del premier ceco Andrej Babis, ANO 2011, ha vinto le europee in Repubblica ceca, secondo i dati definitivi pubblicati dall’Europarlamento seggi.

Il dato però è in calo rispetto al 26,09 per cento dello spoglio parziale. Ano ha ottenuto il 21,18 per cento, sei seggi, invece di sette.

I Democratici civici dell’Ods, principale partito d’opposizione sono cresciuti, salendo a 14,54 per cento, con quattro seggi, mentre i Pirati al 13,95 per cento hanno ottenuto tre eurodeputati.

Sorpasso dei centristi di TOP 09 + STAN – STAROSTOVÉ (STAN) 11,65 per cento e tre seggi, ai danni dei Comunisti che restano con un seggio (6,94 per cento).

I Cristianodemocratici (KDU-CSL) 7,24 per cento ottengono due seggi. Il SPD 7,50 per cento altrettanti. Esclusi dall’emiciclo i Socialdemocratici (Cssd).

> Le previsioni di voto: chi vincerà?

– SE NON VISUALIZZI GLI ULTIMISSIMI AGGIORNAMENTI, CLICCA QUI –

I candidati eletti – Ventuno i candidati eleggibili. In Repubblica Ceca corrono 39 partiti, movimenti e coalizioni con 842 candidati.

Elezioni europee 2019 Repubblica Ceca exit poll | Partiti

I partiti – I principali partiti cechi sono il movimento populista Ano (Azione del cittadino scontento), TOP (il partito tradizionale ceco), CSSD (il partito social-democratico ceco) e il KSCM (partito comunista ceco).

Elezioni europee 2019 Repubblica Ceca exit poll | Proiezioni

Le proiezioni – Secondo un sondaggio dell’agenzia Median, il favorito era il movimento populista Ano (Azione del cittadino scontento) del premier Andrej Babis, seguito dai Pirati e dai Civici democratici (Ods), il tradizionale partito di centro destra. Il risultato, secondo i sondaggisti, dipende sempre dall’affluenza alle urne: se fosse bassa se ne avvantaggerebbero i partiti dell’opposizione.

Il movimento populista secondo i sondaggi avrebbero ottenuto tra il 22 e il 25 per cento dei voti, i Pirati circa il 14 per cento e i Civici democratici tra il 13 e il 14 per cento dei voti. Con gli estremisti euroscettici della Libertà e democrazia diretta (Spd) di Tomio Okamura simpatizza circa il 10 per cento dei cechi.

Le previsioni parlavano di un risultato attorno al 10 per cento per gli europeisti del Top 09, mentre la percentuale prevista per i comunisti (Kscm) e i democratici sociali (Cssd) è tra il 5 ed il 6 per cento. Potrebbero avere chance anche soggetti non parlamentari, grazie alla buona reputazione dei loro leader e attuali eurodeputati Pavel Telicka alla testa del movimento Hlas (Voce), o Jaromir Stetina, il leader dell’Europa insieme.

 

Chi è Andrej Babis – Gli aspetti controversi che riguardano capo del governo Andrej Babis, in primo luogo la sua posizione di conflitto di interessi, non sembrano tali da togliergli il favori della gente. Il risultato è che Ano, accreditato di una quota compresa fra il 22 per cento e il 25 per centodei voti, non dovrebbe alcun problema a conquistare, senza rivali, la posizione di primo partito.

Babis – il cui movimento, Ano, fa parte nel Parlamento europeo del gruppo politico Alde, Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa – non perde occasione per manifestare sfiducia nei confronti della Unione, “dei burocrati di Bruxelles”, e della stessa moneta unica, dicendo a più riprese che non sarà il suo governo a fissare una data impegnativa di ingresso in eurozona.

“Cesko ochranime!” (Difendiamo la Repubblica ceca!), è lo slogan scelto da Babis per la sua campagna elettorale pre-europee. “Il nostro compito è di difendere il nostro Paese da tutte le cose senza senso che giungono da Bruxelles” ha detto il premier ceco, riferendosi per esempio alla energia, “La Ue non può dirci che non dobbiamo avere il nucleare e non può parlare del nostro mix energetico”, senza tralasciare quello della mobilità elettrica, a suo parere una via che porterà alla distruzione della industria automobilistica nazionale.

La popolazione – Con una popolazione di 10.553 843 di persone, la Repubblica Ceca è uno degli stati europei più piccoli. Fa parte dell’Unione europea dal 2004.

L’affluenza – Voglia di recarsi alle urne, fra i cechi, se ne sente comunque molto poca, come confermano le previsioni sulla affluenza. Non è una novità, visto che nel 2014 a votare fu solo il 18,2 per cento della popolazione, seconda percentuale meno elevata di tutti i paesi della Ue. Quest’anno si dovrebbe raggiungere una quota appena più elevata, ma non più del 23 per cento, secondo i risultati considerati ottimistici di un sondaggio di inizio aprile della agenzia Phoenix Research. Nel 2014 la media Ue di partecipazione al voto fu del 42,6 per cento.

Euroscetticismo – Un disinteresse in linea comunque col clima di profondo euroscetticismo diffuso da tempo in questo Paese, almeno da quando 15 anni fa è stato ammesso a far parte della Ue.

Cosa aveva votato nel 2014 – Per le ultime elezioni europee del 2014, in Repubblica Ceca aveva vinto il partito Azione del cittadino scontento ANO con il 16,13 per cento di preferenze e 4 seggi guadagnati. Al secondo posto il partito tradizionale TOP con il 15,95 per cento dei voti e 4 seggi. Terza posizione per il partito dei democratici sociali CSSD, con il 10,9 per cento dei voti e 4 seggi guadagnati.

Qui una serie di link utili sulle elezioni europee 2019:

• Quando si vota in Italia

• Come si vota: la guida al voto

• Quali sono i documenti da portare al seggio

• Chi sono i candidati di ogni partito

• Cosa dicono gli ultimi sondaggi elettorali

• Quali sono i gruppi politici del Parlamento Ue

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