Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:10
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Spettacoli » TV

Game of Thrones, 8×05 la recensione: la resa dei conti ad Approdo del Re

Immagine di copertina

Penultimo episodio prima della fine di tutto e Game of Thrones ci lascia con un pugno di cenere

GAME OF THRONES 8X05 RECENSIONE – Un episodio distruttivo, quello andato in onda stanotte. Game of Thrones è a un passo dal lasciarci per sempre e con la quinta puntata dell’ottava stagione ha tentato di mettere un punto (forzato) alla storia tracciata fino ad oggi.

S&D

Cosa è successo? Chi non vuole spoiler, che si fermi qui o non si lamenti dopo.

Una punta amara, difficile da mandar giù. Sapevamo che in molti non ce l’avrebbero fatta, così come sospettavamo che il percorso di alcuni personaggi avrebbe preso una brutta (per non dire pessima) piega. All’alba di un nuovo giorno, il Trono di Ferro potrebbe avere una nuova regina ma, dopo questo episodio, è quasi facile pensare che forse Cersei non era così male seduta su quel trono, rispetto a chi ha vinto.

Perché sì, questa puntata a un certo punto ci ha messo nelle condizioni di rivalutare persino Cersei, una donna che nella sua vita ha commesso azioni atroci, deplorevoli e non può reggere per sempre la scusa “lo ha fatto per i suoi figli” perché ognuno deve prendersi le sue responsabilità e Cersei, in molti episodi della sua vita, è stata una persona orrenda. Eppure, la sua macchia d’oscurità non ha predominato in questo quinto episodio di Game of Thrones, perché c’è stato qualcuno più cattivo e atroce di lei.

Tutte le teorie prima del finale di Game of Thrones

Game of Thrones 8×05 recensione | L’inizio della fine

Un episodio crudele che ci ha lasciato con un pugno di cenere e insoddisfazione. Daenerys ha perso completamente il controllo e gli sforzi di Tyrion non sono valsi a niente. La mano destra della Regina ha perso esattamente come tutti gli altri. Mentre Tyrion si è spacciato per razionale (quando in realtà ha comunque tentato di salvare la sua famiglia) e ha provato a far ragionare la Regina, Daenerys ha impresso negli occhi il vuoto che ha nel cuore: nessuno la ama, è un’anima sola al mondo. Dopo Jorah, Missandei, persino i suoi due draghi, la giovane Targaryen non vede nessuno degno di fiducia attorno a sé, nessuno disposto a consolarla per le sue perdite; neanche Jon Snow, che potrebbe rivelarsi il suo letale nemico da ora in poi.

Perché è proprio Daenerys la villain della battaglia. Non Cersei, né Euron o la Compagnia dorata. Daenerys e Drogon portano fuoco e terrore ad Approdo del Re e, se nella prima fase della battaglia abbiamo tutti tirato un sospiro di sollievo per la vittoria schiacciante dei “buoni”, nella seconda fase abbiamo tutti temuto e assistito al peggio. Daenerys ha ucciso migliaia di persone innocenti, sulle sue mani c’è il sangue di chi non ha commesso alcun peccato se non sottostare alle leggi dei sovrani tiranni. E non si è curata del suo stesso popolo, dei suoi soldati, di Jon. Ha semplicemente lasciato una scia di fuoco e vendetta al suo passaggio.

Dopo, soltanto una coltre bianca a incorniciare Approdo del Re. Non è neve, non è l’Inverno perché quello è ben che passato: è cenere, dritta dal fuoco sterminatore dei Targaryen.

Game of Thrones 8×05 recensione | I Lannister

“Eri l’unico a non trattarmi come un mostro”. Jaime è stato catturato dalle guardie di Daenerys e Tyrion pensa subito a liberarlo, non tanto perché vuole bene a Cersei (ma forse un po’ sì), ma perché tiene troppo a quel fratello che è sempre stato la sua unica famiglia e non vuole vederlo morto per mano della sua Regina. Così lo libera e Jaime fa di tutto per tornare da lei, quella sorella odiata quanto amata a cui vuole dare tutto, persino il suo ultimo respiro.

Nel mezzo del cammin, Euron Greyjoy non vuole saperne di morire e ha provato a uccidere lo sterminatore di Re, giusto perché avevamo bisogno di uno scontro inutile a ravvivare il già tragico scenario. Ferito quasi a morte, Jaime supera la parentesi Greyjoy (uccidendolo) e finalmente si ricongiunge con Cersei, la sua unica regina. Purtroppo, come già sapevamo, il loro destino era già scritto.

I creatori di Game of Thrones svelano il personaggio che è cambiato di più dalla prima stagione

Avevamo immaginato la morte di Cersei in tanti modi – uccisa da Arya, dal Mastino, da Daenerys, da Jon? – e invece è stata schiacciata dal peso della casa che ha sempre voluto proteggere, quella stessa fortezza rossa che secondo lei non avrebbe mai ceduto sotto il peso dei colpi nemici. Cersei Lannister è morta nel modo più ingrato possibile, una donna che fino all’ultimo istante non ha vacillato seppur guardando la fine del mondo, del suo mondo, dalla propria balconata.

Le uniche lacrime che versa arrivano davanti alla consapevolezza che la sua famiglia non esisterà più, non ci sarà possibilità per il suo bambino di nascere. E così, Jaime e Cersei Lannister muoiono, stretti l’uno all’altra, privando tutti della soddisfazione di ucciderli.

Game of Thrones 8×05 recensione | Daenerys la Regina Folle

“La fortezza rossa non è mai caduta”. Mai dire mai cara Cersei, non quando c’è un drago sputa fuoco che gironzola nel mondo con, a cavalcioni, la sua Madre super incazzata. Perché Daenerys ormai ha davvero perso tutto (e non soltanto la testa). La tragica teoria della Mad Queen, la Regina Folle, è diventata realtà.

La Madre dei Draghi è sempre stato un personaggio dal cuore nobile, che agiva – seppur in modo duro – per una giusta causa: ma qui, la giusta causa dov’è? Daenerys ha perso di vista il proprio obiettivo e in tanti avevano sospettato questo (non proprio) colpo di scena. Lo stesso Varys, che ha perso la vita in un modo così ingrato da non sembrare ancora vero.

Varys aveva ragione su una cosa: Daenerys, questa Daenerys, non può governare i Sette Regni. Non può perché è diventata esattamente quella che non avrebbe mai voluto essere, se non peggio: suo Padre aveva programmato di dar fuoco ad Approdo del Re e Daenerys, dopo tanti anni, ci è riuscita.

Una rivoluzione interna a un personaggio tanto amato che è stato completamente stravolto sin dalla settima stagione. Da giovane donna al potere, con obiettivi precisi e un viscerale interesse a rendere il mondo un posto migliore, Daenerys è diventata quella del “bend the knee” e “soltanto io devo sedere sul trono”. L’ultima donna Targaryen era molto più di questo e i suoi fan lo sanno.

Aver perso tutti – incluso Jon che l’ha trattata con il dovuto rispetto da sovrana ma non con l’amore di un compagno – l’ha portata a sussurrare quel “dracarys” pieno di sofferenza e follia che ha raso al suolo l’intera città. Approdo del Re, dopo Daenerys, non esiste più. Tantissimi innocenti hanno perso la vita sotto il fuoco di Drogon. E non solo. Daenerys ha completamente abbandonato il suo popolo, il suo esercito: in quel momento c’era soltanto lei e la sua rabbia, lei e il suo fuoco, lei e la sua vendetta. Non l’è importato di Jon, sul campo di battaglia insieme ai suoi soldati, né dei bambini innocenti, vittime di un nuovo spietato dittatore che porta con sé la scia folle dei Targaryen.

La sua più grande paura è diventata realtà. E noi, dopo questo triste epilogo, non possiamo che esserne delusi. I progressi di questo personaggio sono letteralmente andati in fumo a un passo dal finale di serie. Da qui, non si torna più indietro.

Game of Thrones 8×05 recensione | Le mini-battaglie

Escludendo quella di Euron e Jaime, che ha dato modo ai due galli di contendersi la gallina regina, questa puntata ha messo un punto anche ad altre due storie rincorse da tempo.

Il primo è quello di Arya Stark. La giovane assassina ha marciato silenziosamente verso Approdo del Re per mettere fine alla vita di Cersei Lannister, da tempo immemore segnata sulla sua blacklist e persino la profezia di Melisandre l’aveva convinta che quello sarebbe stato il suo destino. Spenti gli occhi castani e blu, ad Arya mancavano soltanto gli occhi verdi, quelli di Cersei.

Ma gli autori non avrebbero mai permesso ad Arya di uccidere l’altro big villain di Game of Thrones (anche se, alla luce dei fatti, il big villain adesso è Daenerys) e quindi l’hanno liquidata a una semplice azione da survival ad Approdo del Re.

Nel mentre, il Mastino ha finalmente mostrato un briciolo d’umanità con Arya ed è andato a combattere la sua guerra personale. Non è Cersei il suo obiettivo (infatti la donna gli passa davanti indisturbata), ma suo fratello la Montagna che si mostra finalmente senza filtri. Via lo scudo, via l’armatura, ser Gregor alias La Montagna ha dato prova di essere un vero mostro, di quelli che niente avrebbe potuto distruggere eccetto la sete di vendetta contro il suo stesso sangue. Perché è stato proprio il Mastino a ucciderlo, sacrificandosi a sua volta. Una scelta, per una volta in questa stagione, coerente.

Game of Thrones 8×05 recensione | Cosa succede adesso?

Adesso succede che Jon forse riprenderà un po’ del buon vecchio coraggio e, per dirla alla Gomorra, si riprenderà quello che è suo. Daenerys ha perso il controllo, ha raso al suolo un’intera città d’innocenti e questo potrebbe essere soltanto l’inizio. Immaginatela volare di nuovo a Grande Inverno per polverizzare Sansa e tutti coloro che non vorranno riconoscerla come Regina dei Sette Regni.

Certo è che Daenerys ha Drogon dalla sua parte, ma essendo Jon un Targaryen a sua volta, potrebbe avere l’ascendente giusto per ottenere il favore del drago? O quest’ultimo sarà fedele fino alla fine alla sua regina (cosa molto probabile)?

Tanti dubbi per l’ultimo episodio di Game of Thrones, così come tanto amaro in bocca per il quinto appena andato in onda.

La vera battaglia era questa. Non quella contro gli Estranei, non tutte le precedenti che ci sono state finora. Dalla prima puntata, ci hanno mostrato un personaggio valoroso che ha affrontato le insidie a testa alta senza doversi mai vergognare.

Il tutto distrutto nell’arco di una terribile puntata che ha decimato tutto il rispetto per questo personaggio. Perché, dopo questa piega degli eventi, Daenerys non potrà più tornare indietro. E neanche noi. A dire il vero, la vera battaglia potrebbe essere proprio l’ultima, nella sesta puntata. Perché è chiaro che Daenerys non può regnare sui Sette Regni, non in questo stato. Quindi, chi la ucciderà?

Concludiamo con il trailer della 8×06, l’ultima di Game of Thrones.

Ti potrebbe interessare
TV / La Pupa e il Secchione 2024, eliminati: chi è stato eliminato stasera, 24 aprile
TV / La Pupa e il Secchione 2024: le anticipazioni della terza puntata
TV / Fuori dal coro: anticipazioni e ospiti della puntata di stasera, mercoledì 24 aprile 2024
Ti potrebbe interessare
TV / La Pupa e il Secchione 2024, eliminati: chi è stato eliminato stasera, 24 aprile
TV / La Pupa e il Secchione 2024: le anticipazioni della terza puntata
TV / Fuori dal coro: anticipazioni e ospiti della puntata di stasera, mercoledì 24 aprile 2024
TV / Chi l’ha visto?, le anticipazioni della puntata del 24 aprile 2024 su Rai 3
TV / Gialappa Show 2024: le anticipazioni, i comici e gli ospiti di oggi, 24 aprile
TV / La Pupa e il Secchione 2024 streaming e diretta tv: dove vedere il talent show
TV / Scusate se esisto: tutto quello che c’è da sapere sul film
TV / Perché Forte e Chiara non va in onda: il motivo
Spettacoli / Paura per Gianni Morandi, sui social posta una foto con l’occhio bendato: “Ho fatto a pugni”
Spettacoli / Antonella Clerici replica a Ligabue: "Tu vieni col Lambrusco ed io metto su il sugo"