Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:10
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Libia, domani incontro tra il premier Conte e Serraj

Immagine di copertina
Credit: Michele Spatari/NurPhoto/AFP

Incontro Conte Serraj – Il 7 maggio il presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontra il premier del Governo di accordo nazionale libico Fayez al Serraj per discutere della situazione nel paese nordafricano.

S&D

La delegazione libica è arrivata a Roma oggi, 6 maggio, e secondo una fonte vicina al Consiglio presidenziale, “Serraj chiede che l’Italia si impegni molto di più e soprattutto in maniera più visibile per difendere le ragioni del governo sostenuto dalle Nazioni Unite ma abbandonato dalla comunità internazionale”.

Secondo il premier libico e i suoi sostenitori, “Haftar è un invasore, il suo tentativo di sfondare ed entrare a Tripoli è ampiamente fallito, a questo punto bisogna fermarlo, bisogna punire una aggressione militare che è stata una follia e porterà solo altra divisione in Libia”.

Il compito di Conte sarà quello di convincere l’omologo libico ad accettare la tregua “umanitaria” proposta dall’Unsmil (la missione di Supporto dell’Onu in Libia) in concomitanza con l’inizio del Ramadan.

L’appello però non è stato ancora accolto dal governo di Tripoli, che vuole invece proseguire con le operazioni militari dopo essere riuscito a respingere gli uomini di Haftar dai sobborghi di Tripoli.

Anche Haftar si è opposto alla tregua, inviando ai propri soldati un messaggio in cui li invita a continuare le operazioni iniziate a inizio aprile.

Secondo quanto riferito da fonti del Governo, “Conte ha chiesto a Serraj di dare la sua disponibilità a interrompere le operazioni militari, e ha anche invitato il leader libico a consultare anche altri leader europei, come il presidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel”.

I rapporti tra Serraj e la Francia sono da settimane ai ferri corti, da quando il premier libico ha apertamente accusato il presidente francese di essere dalla parte di Haftar e di voler fare cadere il Governo di accordo nazionale.

Le vittime – Intanto sale a 55mila il numero degli sfollati dall’inizio degli scontri, secondo quanto emerge dai dati dell’ufficio delle Nazioni unite per gli Affari umanitari (Ocha).

“La situazione umanitaria continua a deteriorarsi come conseguenza diretta del conflitto armato. L’accesso al cibo e ai mercati, così come la disponibilità di elettricità e servizi sanitari è sempre più limitata”, si legge nella nota dell’Ocha.

“L’illegalità generale nelle aree di prima linea dei combattimenti, compreso il saccheggio delle case degli sfollati, viene riportata in aumento”.

Sono 432 invece le persone che secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) hanno perso la vita negli scontri, mentre i feriti ammontano ad almeno 2.069 persone.

La crisi – Gli scontri nei dintorni della capitale Tripoli sono iniziati il 3 aprile, quando il maresciallo Haftar ha lanciato un’offensiva contro la città in cui ha sede il Governo di accordo nazionale di Serraj.

In un primo momento le forze dell’uomo forte della Cirenaica avevano avuto la meglio, ma con il passare delle settimane il premier al Serraj, forte del sostegno delle milizie di Zintan e di Misurata, ha riguadagnato terreno.

Lo scontro in Libia ha avuto effetti anche a livello internazionale, creando una divisione nelle cancellerie internazionali tra i paesi che appoggiano al Serraj e quelle che si sono schierate  – più o meno apertamente –  con Haftar.

Guerra in Libia: perché si combatte, chi sta con chi e come siamo arrivati fin qui

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini