Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:56
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Spettacoli

Lino Banfi a Domenica In, lo sfogo della figlia Rosanna: “Deve venirti un cancro per andare in tv?”

Immagine di copertina
Lino Banfi e la figlia Rosanna a Domenica in (Foto Facebook Domenica In)

Lino Banfi è tornato in tv. Stavolta, però, non si è parlato del suo ruolo all’Unesco. Con lui, ospiti di Mara Venier a Domenica In, la figlia Rosanna per quella che doveva essere un’intervista, un racconto, sul rapporto tra padre e figlia.

In pochi minuti, però, la chiacchierata si è accesa. Lo sfogo di Rosanna Banfi è durissimo. Nel mirino, in generale, il sistema televisivo italiano.

Parlando della battaglia, vinta, contro il cancro che la colpì ormai dieci anni fa, la figlia dell’attore non ha usato mezze parole: “Fare questo lavoro, lavorare in tv, è molto difficile. Non è facile trovare un giornale che ti dia spazio, che ti faccia un servizio”.

Però “è bastato che mio padre parlasse della mia malattia in televisione che il mio telefono ha iniziato a squillare”. Rosanna fu inondata di richieste da parte di giornalisti e autori televisivi per raccontare pubblicamente la sua lotta contro il cancro.

“Mi chiedevano interviste da ogni dove”, racconta Rosanna. “Mi ha chiamata chiunque”. Ed è in quel momento, confessa, di aver pensato: “Deve venire un cancro ad una persona per avere spazio sui giornali?”.

E ancora: “Guarda te! Si combatte tanti anni per avere una foto su un giornale: poi ti succede una disgrazia così e parlano tutti di te”.

La parola passa poi a papà Lino, che ricorda quei momenti drammatici: “Fui molto forte a non piangere, però lo avevo promesso a lei per telefono. La cosa bella di ciò è che poi aggiunsi una frase”. Quale? “Non andate all’estero. In Italia ci sono degli oncologi bravissimi, invidiati da molte parti del mondo”.

Il giorno dopo, ricorda, “ho ricevuto telefonate da molti dottori che mi hanno ringraziato”.

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI