Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:21
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Morta la figlia della bambina di 11 anni, costretta al cesareo dopo lo stupro

Immagine di copertina
Credit: AFP

La neonata è morta a causa di gravi complicanze respiratorie l'8 marzo, nella Giornata Internazionale della Donna

La figlia della bambina di 11 anni stuprata dal compagno 65enne della nonna e poi costretta a subire un parto cesareo prematuro dopo essere rimasta incinta del suo violentatore è morta.

S&D

La bambina voleva abortire “Toglietemi quello che mi ha messo dentro quel vecchio”, diceva la bambina che per ben due volte avrebbe anche tentato il suicidio. Allo psicologo avrebbe rivelato: “Voglio che togliate quello che quell’uomo ha messo dentro di me”. Ma le sue richieste si sono rivelate inutili.

Le autorità sanitarie le avevano negato l’aborto appellandosi, tra le altre cose, al loro diritto all’obiezione di coscienza. Ma nonostante lo stupro, l’avevano costretta al cesareo.

La storia viene dalla provincia di Tucumàn, in Argentina, ma aveva fatto il giro del mondo.

In Argentina l’interruzione di gravidanza è ancora vietata, ma secondo una legge del 1921, l’aborto è comunque concesso nel momento in cui la vita della madre è in pericolo o in caso di violenza sessuale. E questo era il caso in cui l’aborto doveva essere concesso, dato lo stupro. Motivo per cui la scelta delle autorità sanitarie di negare l’aborto all’11enne, stuprata è risultata incomprensibile.

La bambina partorita dalla undicenne è nata a 25 settimane di gestazione e pesava solo 660 grammi. Era il 27 febbraio scorso. Poco più di dieci giorni dopo è arrivata la notizia della morte della neonata.

“Informiamo che, nonostante tutte le cure fornite, la bimba ha sofferto una grave complicazione respiratoria che non le ha lasciato scampo”, si legge nel comunicato ufficiale diffuso dai medici dell’ospedale Eva Peròn di Buenos Aires.

La bambina nata da uno stupro è morta proprio l’8 marzo, nella Giornata internazionale della Donna.

La drammatica storia è stata raccontata anche dal Guardian, su cui si legge che a chiedere con forza che la bambina di 11 anni abortisse sono state anche la madre e le attiviste per i diritti delle donne argentine.

A opporsi all’interruzione di gravidanza è stata non soltanto una politica cieca di fronte al diritto delle donne di decidere sul proprio corpo, ma anche della Chiesa, in un paese fortemente cattolico come l’Argentina.

Ogni anno nel paese 500mila donne, lasciandosi operare con ferri da maglia, tubi di gomma, rametti di prezzemolo o l’uso di medicine senza assistenza medica, rischiano la vita per un aborto clandestino.

 “Viviamo all’inferno”: le donne in Argentina che chiedono di legalizzare l’aborto
Come funziona il diritto all’aborto nei vari paesi del mondo
Ti potrebbe interessare
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Israele richiama due battaglioni di riservisti da inviare nella Striscia. Cisgiordania, Idf: "Uccisa una donna palestinese che ha tentato di accoltellare alcuni soldati". Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano
Ti potrebbe interessare
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Israele richiama due battaglioni di riservisti da inviare nella Striscia. Cisgiordania, Idf: "Uccisa una donna palestinese che ha tentato di accoltellare alcuni soldati". Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini
Esteri / Influenza aviaria, la preoccupazione dell’Oms per la trasmissione tra umani