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Il governo vuole bloccare l’aumento dei pedaggi autostradali

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La voce della sterilizzazione si è diffusa dopo che nei giorni scorsi era circolata la notizia di un aumento del costo dei pedaggi in concomitanza con le festività di inizio 2019

Sterilizzare gli aumenti dei pedaggi autostradali previsti per il 2019: questo il piano del governo giallo-verde, secondo quanto reso noto da alcune fonti vicino al Ministero dei trasporti.

“Si respira aria di ottimismo per una sterilizzazione ormai giudicata certa degli aumenti delle tariffe su gran parte della rete autostradale”, fanno sapere dal Dicastero.

Sempre secondo le stesse fonti “il blocco riguarderà anche Aspi e Strada dei Parchi (A24-A25)” e per alcune concessionarie “si arriverà invece a ritocchi minimi e i gestori hanno comunque assicurato che sarà d’ora in poi valutato in modo più puntuale (sul singolo anno anziché ogni cinque anni) il rapporto tra tariffe, andamento dei prezzi e investimenti”.

La voce della sterilizzazione si è diffusa dopo che nei giorni scorsi era circolata una notizia di segno opposto, cioè di un aumento del costo dei pedaggi in concomitanza con le festività di inizio 2019.

Nella relazione presentata in precedenza dal ministero dei Trasporti sugli “Adeguamenti delle tariffe di pedaggio autostradali per l’anno 2019”, gli aumenti sarebbero già stati decisi sulla base di tre criteri: “qualità”, “investimenti” e “inflazione programmata”.

Adesso però circola la voce che il ministro dei Trasporti abbia intenzione di concedere aumenti inferiori rispetto a quelli richiesti dai concessionari autostradali.

Secondo quanto riportato da Repubblica, nel caso di Autostrade per l’Italia, l’aumento annuale delle tariffe sarebbe pari allo 0,81 per cento ; per Sat, Società Autostrada Tirrenica dell’1,17 per cento, per la Tangenziale di Napoli +1,8.

Maggiori invece gli aumenti previsti per il Raccordo Autostradale Valle d’Aosta, che dovrebbe arrivare al 6,32 per cento e per la Strada dei Parchi in Abruzzo, che non dovrebbe superare il 5,59 per cento.

Nei prossimi giorni e con l’approvazione della manovra si scoprirà se le voci diffuse dal Ministero sul blocco dell’aumento del costo dei pedaggi autostradali sono vere o se il ministro Toninelli ha dovuto cedere alle pressioni dei gestori delle reti italiane.

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