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Home » News

In finale alla gara del Mit senza soldi: il giallo dei tre studenti di Napoli

Immagine di copertina
I tre ragazzi arrivati alla finale della premiazione di robotica del Mit e della Nasa

A Sabato delle idee avevano detto che la scuola non ha abbastanza fondi per mandarli a Boston, così da Confindustria alla politica era partita la gara di solidarietà. Ma la classifica, che li vede secondi, non è ancora definitiva

La notizia dei tre studenti dell’Istituto tecnico Augusto Righi di Napoli che avrebbero dovuto rinunciare ad andare negli Stati Uniti per la finale di un premio internazionale è ora sotto verifica da parte del ministero dell’Istruzione.

S&D

Secondo i primi controlli del Miur, la classifica della competizione di robotica è ancora provvisoria, per cui il Righi non ha ancora vinto l’accesso alle finali. Non solo: la fase finale per le scuole europee si svolgerà ad Alicane, in Spagna, e non al Mit di Boston.

La vicenda – Al Sabato delle idee di Napoli del 10 novembre 2018 tre studenti diciassettenni dell’istituto Righi avevano spiegato di aver superato la prima fase della Zero Robotic, una competizione tecnologica internazionale ideata dal Mit di Boston e in collaborazione con la Nasa.

Ma i ragazzi non sarebbero potuti andare alla fase finale negli Usa perché la scuola non ha i soldi per coprire le spese.

“Non è facile per le scuole italiane, e del Mezzogiorno in particolare, competere con le scuole dei grandi colossi economici mondiali nel settore della ricerca aerospaziale senza strutture adeguate e senza nemmeno i soldi per andare a Boston per la finale internazionale di una competizione”, aveva detto uno dei tre membri del team guidato dai docenti di matematica ed informatica Salvatore Pelella e Ciro Melcarne.

La notizia viene ripresa da molte testate giornalistiche, e forse, come nel più classico gioco del telefono, la storia assume contorni diversi. Se le cose sono andate come sostengono i professori del team, sono state fraintese le parole dei ragazzi.

“Noi non abbiamo mai detto di aver vinto e non avere soldi per andare a Boston – ha detto giovedì 15 novembre all’Agi Salvatore Pelella, docente di matematica dell’istituto di Fuorigrotta – alcune testate giornalistiche hanno mandato la notizia così e si è scatenato il putiferio. Anche perché non vorremmo essere denunciati per false dichiarazioni”.

“Abbiamo detto – spiega Pelella – che competiamo con altre squadre che hanno strutture indefinitamente migliori delle nostre e, se andiamo in finale, ripeto, se andiamo in finale, non abbiamo neanche i soldi per andare a Boston. Noi fino ad ora ci siamo qualificati a una fase dove ci sono 28 alleanze, e le prime 14 vanno a Boston”.

I fondi – “Da Napoli ad Atlanta c’è stata un’incredibile risposta di tantissime aziende all’appello dei nostri studenti – ha dichiarato la preside del Righi, Vittoria Rinaldi – una reazione che dimostra quanto sia importante accendere i riflettori sulle tante eccellenze sommerse.

Alla gara di solidarietà avevano risposto in tantissimi, dalla politica all’imprenditoria. La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati si è offerto di finanziare la trasferta, e così il patron della Brembo Bombassei, insieme a tante altre imprese e al Movimento 5 stelle.

Ma non solo: i ragazzi vengono ricevuti dal governatore della Campania Vincenzo De Luca, e vengono invitati anche da Luigi Di Maio, che pubblica un lungo post.

Indagini – Dopo una prima verifica, anche sul sito stesso di Zero Robotic, il 15 novembre il Miur ha constatato che la classifica non è definitiva, e lo ha ribadito in una nota anche il Politecnico di Torino, che si occupa dell’iscrizione delle scuole italiane alla competizione.

“Il Righi in questo ranking, per ora fermo all’8 novembre scorso, è sì al secondo posto dopo una scuola di Trapani e prima di una polacca, ma la classifica si chiude il 16 dicembre. È in buona posizione, come già successo nel 2015 e nel 2017, ma non ha ancora vinto”.

“Tutte le 84 squadre attualmente in classifica sono quindi ancora in gara e non è possibile sapere ora chi parteciperà alla finale e ancor meno chi vincerà – esplicita il Politecnico – la classifica definitiva si avrà solo a metà dicembre e i finalisti tra le 84 squadre in corsa saranno decretati a metà gennaio.

Boston o Alicante? – Come spiega Politecnico, “la finale vera e propria si svolge, per tutti i partecipanti, in orbita, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Le finali vengono però trasmesse in diretta e tutti i concorrenti possono assistere da terra: le squadre europee, quindi anche il Righi, possono seguirla da Alicante”.

Pelella però, che coordina il team non è d’accordo. “Che la finale non sia a Boston è una notizia nuova per noi ed è tutta da verificare: è al Mit negli Stati Uniti che si svolge la cerimonia”.

“Il collegamento con la stazione orbitante avviene da Boston e ogni anno i ragazzi che partecipano alla finale sono invitati ad assistere alla cerimonia anche dalle sedi europee che partecipano alla competizione, quindi noi potremmo andare a Boston, come in Russia o in Australia”.

“Quindi – conclude Pelella – la sede di Alicante si riferisce alla competizione europea, ma la finale è a Boston. La notizia che la finale non si svolga a Boston non mi è arrivata. Stiamo pensando infatti di inviare una mail direttamente al Mit”.

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