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Home » News

Mimmo Lucano si racconta: ecco chi è davvero il sindaco di Riace | Video

Immagine di copertina

“Non è possibile concepire l’accoglienza umana quando si creano i ghetti, le discriminazioni, i sospetti. Deve prevalere una nuova relazione umana, legata semplicemente alla normalità, senza pregiudizi, senza secondi fini: così è possibile immaginare un riscatto sia per chi arriva sia per chi rimane”.

S&D

Sono parole pronunciate da Domenico Lucano, sindaco di Riace, in un video pubblicato sulla pagina Facebook del sito d’informazione Il Corsaro.

Nel filmato Lucano racconta come è nato il modello di accoglienza dei migranti che, tra le altre cose, nel 2016 lo ha portato a essere inserito dal magazine statunitense Fortune tra le 50 persone più influenti al mondo.

Domenico Lucano (chi è) è agli arresti domiciliari dall’alba di martedì 2 ottobre 2018 con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e affidamento fraudolento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti a due cooperative della zona.

Lucano è anche accusato di aver organizzato un matrimonio “di comodo” tra un’immigrata nigeriana e un cittadino italiano.

L’indagine, coordinata dalla Procura di Locri, si è concentrata sulla gestione dei finanziamenti erogati dal ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Reggio Calabria al Comune di Riace e utilizzati per l’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo politico.

Negli atti che hanno portato al suo arresto, Lucano viene definito un sindaco “spregiudicato” che organizzava veri e propri “matrimoni di convenienza” tra cittadini riacesi e donne straniere, al fine di favorire illecitamente la permanenza di queste ultime nel territorio italiano.

Secondo gli inquirenti, il primo cittadino e la sua compagna avrebbero architettato degli “espedienti criminosi, tanto semplici quanto efficaci”, per aggirare le norme nazionali che regolano l’ingresso e la permanenza in Italia dei migranti.

Nello specifico, il sindaco è accusato di aver organizzato un matrimonio “di comodo” tra un’immigrata nigeriana e un cittadino italiano per permettere alla donna di ottenere la cittadinanza italiana.

La Procura di Locri contesta al sindaco anche l’affidamento diretto di appalti per la raccolta e il trasporto dei rifiuti di Riace alle cooperative sociali, la “Ecoriace” e L’Aquilone” senza aver prima indetto una gara d’appalto.

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