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Quanto guadagna Ivan Zaytsev?

Immagine di copertina
Ivan Zaytsev. Credit: Getty Images

Tra stipendio stagionale, Mondiali e sponsor, lo Zar è uno dei pallavolisti più pagati al mondo

È la punta di diamante dell’Italia del volley, Ivan Zaytsev. Capitano della nazionale italiana, impegnata nei Mondiali di pallavolo, è il gigante biondo dallo sguardo di ghiaccio che trascina la squadra.

La stella della pallavolo azzurra può essere inserita nella schiera dei giocatori che più guadagnano al mondo. Allo stipendio annuo già piuttosto alto si sommano infatti proventi di sponsor, premi con club e lo stipendio della Nazionale.

Da quest’estate, lo Zar – così è conosciuto per le origini russe e l’indiscussa forza in campo – non milita più nella Sir Volley Perugia, la città in cui ha mosso i suoi primi passi da pallavolista e in cui è tornato a giocare per anni. Ad accoglierlo è stato il team di Modena, dove lo Zar ha firmato un contratto triennale da seicentomila euro a stagione.

Il secondo

Non male, visto che a Perugia ne guadagnava centomila in meno. Nonostante i numeri da capogiro, però, non è Ivan Zaytsev il giocatore più pagato al mondo. A superarlo è, con un portafogli da novecentomila euro, il cubano naturalizzato polacco Wilfredo Leon. Nella Sir Volley Perugia, ancora.

Ma a giocare un ruolo di un certo livello nel conto in banca di uno sportivo del calibro di Zaytsev non è solo l’ingaggio stagionale. I proventi degli sponsor rappresentano, infatti, una bella fetta del guadagno del campione.

La guerra degli sponsor

Attorno alla questione sponsor, però, la questione si fa più delicata per lo Zar. Nell’estate del 2017, infatti, il campione azzurro è rimasto imbrigliato in una situazione decisamente poco piacevole. Il culmine della vicenda è stato l’abbandono del ritiro della Nazionale maschile a Cavalese, in provincia di Trento.

Ma la storia inizia quando il pallavolista è arrivato al ritiro rifiutandosi di indossare le scarpe Mizuno, sponsor tecnino della Nazionale azzura. Questione di supporto adeguato alle caviglie, aveva spiegato lo Zar.

La Federazione, però, aveva avanzato dei dubbi sulla questione. Alla base delle perplessità, il contratto sottoscritto da Zaytsev nel gennaio del 2017 con il suo sponsor personale, l’Adidas.

Tre i modelli di scarpe da gioco messi a disposizione dalla Mizuno per il campione, ma l’atleta ha scelto di non provarli, ritenendoli non idonei alla pratica sportiva. Il caso si era già proposto all’inizio dell’estate ma sembrava essere rientrato, poi però il nuovo episodio che aveva portato alla decisione della Federvolley di revocare la convocazione dell’atleta nella nazionale.

Ma i problemi a causa degli sponsor non finiscono qui per lo Zar. Un anno prima, nel 2016, Ivan Zaytsev si presenta in campo con un manicotto bianco della Red Bull, che lo aveva scelto come suo sponsor. Continuerà a portarlo fino alla fine del campionato.

Durante l’estate di quell’anno, però, la Federazione decide di porre un freno alle sponsorizzazioni dei singoli atleti. E Ivan finisce dritto dritto nell’occhio del ciclone. La guerra tra lo Zar e la Federazione andrà avanti a lungo, finché il campione – probabilmente per provocazione – arriverà a tatuarsi (non in maniera permanente) il logo della Red Bull sul braccio. Assicurandosi così di fatto di mantenere gli introiti dello sponsor.

I Mondiali

Oltre allo stipendio stagionale e agli sponsor, ad aiutare l’economia del pallavolista sono le entrate che arrivano dai mondiali. I Campioni del Mondo 2018 porteranno a casa la modica cifra di 170mila euro. 108mila euro per i secondi classificati, 65mila per i terzi.

Previsti, però, premi anche per i singoli giocatori: 26mila euro all’MVP e 10 mila dollari (circa 8600 euro) per ogni giocatore che verrà inserito nel Dream Team (il miglior sestetto del torneo).

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