Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:42
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Da dove vengono i migranti a bordo della Diciotti e perché non è vero, come dice Salvini, che sono tutti irregolari

Immagine di copertina

La maggioranza delle persone soccorse della nave della Guardia costiera viene dall'Eritrea

La nave Diciotti, della Guardia costiera italiana, è ferma al porto di Catania dalla tarda serata di lunedì 20 agosto 2018 con a bordo 177 migranti soccorsi la notte di Ferragosto in acque maltesi (qui tutti gli sviluppi della vicenda).

Solo 29 minori non accompagnati sono stati lasciati scendere dalla nave nella serata di mercoledì 22 agosto.

L’autorizzazione ad attraccare a Catania è stata data dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato da Danilo Toninelli, ma il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, rifiuta di concedere il via libera allo sbarco dei migranti.

Salvini motiva la sua decisione con la mancanza di assicurazioni da parte degli altri Paesi europei sulla redistribuzione dei migranti, ricordando che in precedenza gli impegni presi non sono stati rispettati.

Il Governo ha minacciato di tagliare i finanziamenti italiani all’Unione europea, se Bruxelles o gli Stati membri non interverranno sulla redistribuzione dei migranti sbarcati in Italia.

Salvini ha dichiarato che coloro che si trovano a bordo della nave Diciotti sono “tutti immigrati illegali”. “Non retrocedo di un millimetro”, ha sottolineato rispondendo alle critiche ricevute da più parti.

L’affermazione del ministro, però, non è vera.

I migranti salvati dalla nave della Guardia costiera, così come tutti quelli che arrivano sulle coste italiane a bordo di barconi o dopo essere stati soccorsi, raggiungono le coste europee per presentare richiesta di permesso per protezione internazionale.

Nel momento stesso in cui la domanda viene depositata il migrante diventa un richiedente protezione internazionale e, finché la sua istanza non riceve risposta, ha diritto, in base al Trattato di Dublino, a stare sul territorio del Paese di primo sbarco.

Il completamento dell’intera procedura richiede diverso tempo, in media un anno e mezzo.

Nel frattempo questi migranti vengono gestiti nell’ambito del sistema nazionale di accoglienza, che è articolato in due tipologie diverse: i centri governativi e lo Sprar.

Se la richiesta di protezione internazionale viene accolta, il migrante diventa un rifugiato politico pienamente regolare. Se la richiesta viene respinta, il migrante deve lasciare il Paese che l’ha accolto. Solo se vi rimane diventa un immigrato irregolare o clandestino.

Per queste ragioni, non è corretto dire che i migranti a bordo della nave Diciotti sono tutti irregolari.

Quanto ai Paesi di provenienza di questi migranti, la maggioranza viene dall’Eritrea, Paese che non in guerra ma nel quale Amnesty International ha rilevato un “restringimento dello spazio politico” e una “negazione persistente dei diritti fondamentali”.

Le altre persone presenti sulla nave vengono da altri Paesi africani, del Medio Oriente e dell’Asia. In particolare, dieci provengono dalle isole Comore, sei dal Bangladesh, due dalla Siria, una dall’Egitto e una dalla Somalia.

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI