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Nave Diciotti, i migranti sbarcati: “Non abbiamo aggredito nessuno, eravamo terrorizzati”

Immagine di copertina
La nave Diciotti della Guardia Costiera italiana. Credit: GIOVANNI ISOLINO

“Eravamo pronti a tuffarci in mare e a rischiare la vita piuttosto che ritornare a terra”. La testimonianza dei migranti sbarcati dalla nave Diciotti della Guardia Costiera al porto di Trapani arriva tramite la voce di Sahar Ibrahim, operatrice di Unicef/Intersos a bordo dell’imbarcazione.

“Hanno raccontato che non c’è stata nessuna violenza a bordo del mercantile che li ha soccorsi, avevano solo paura di tornare in Libia, erano davvero spaventati, ma nessuna forte agitazione”, ha detto l’operatrice. “Probabilmente c’è stato solo un problema di lingua”.

Sahar Ibrahim ha detto che nei quattro-cinque giorni che lei ha trascorso a bordo della nave Diciotti, i migranti erano tranquilli ed emozionati per il fatto di arrivare sulla terra ferma. “In ogni missione loro sono spaventati perché non sanno cosa accadrà dopo naturalmente”, ha detto al Corriere della Sera.

“A bordo c’erano due minori non accompagnati e una famiglia palestinese con cinque figli, di cui quattro minori”, aggiunge l’operatrice.

“All’arrivo si sono messi tutti a cantare, cantavano in dodici lingue diverse”, racconta, “perché si sono lasciati alle spalle un passato doloroso e si trovano davanti una nuova vita”.

Il 12 luglio, dopo oltre otto ore di attesa al porto di Trapani, i 67 migranti a bordo della nave Diciotti della Guardia costiera hanno ricevuto il via libera a sbarcare intorno alle 23.

Due di loro hanno lasciato il molo Ronciglio accompagnati dagli uomini della polizia. Dovrebbero essere un sudanese e un ghanese, entrambi indagati per violenza privata aggravata e continuata ai danni dell’equipaggio della Vos Thalassa, il mercantile italiano che aveva soccorso i migranti in acque libiche per poi trasbordarli sulla Diciotti.

“Scendano in manette”, aveva dichiarato il ministro Salvini.

“Nulla è mutato rispetto a ieri e certamente non ci muoviamo sulla spinta delle dichiarazioni politiche, ma sulla base dell’attività di polizia giudiziaria. Seguiamo le regole”, ha fatto sapere la procura di Trapani.

I 67 migranti sbarcati dalla Diciotti sono soprattutto pakistani, sudanesi e libici: tra loro 6 bimbi e 3 donne.

La situazione si è sbloccata dopo l’intervento in serata del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha telefonato al premier Giuseppe Conte per informarsi sulla situazione della nave.

“Ho lavorato bene con Di Maio, con Toninelli e il presidente della Repubblica non si è mai intromesso in quella che è una competenza del ministro dell’Interno”, ha dichiarato Matteo Salvini, a capo del Viminale.

Leggi anche: “Grazie Presidente”: le reazioni all’intervento di Mattarella sul caso Diciotti
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