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Home » News

Gli strafalcioni degli studenti alla maturità: “D’Annunzio un estetista, Hitler sterminò gli ariani”

Immagine di copertina
Studenti all'esame di maturità

"Chi ha scritto Il diario di Anna Frank?", si chiede qualcuno, mentre per uno studente "la Gioconda è stata dipinta da Giotto"

Come ad ogni esame di maturità che si rispetti, anche nel 2018 non sono mancati strafalcioni degni di nota.

Gli studenti, impegnati nelle varie prove, hanno palesato in alcuni casi grossi limiti di preparazione, mentre in altri le gaffe sono state soltanto effetto dello stress e della tensione.

Il sito Skuola.Net ha raccolto gli sfondoni più clamorosi commessi dai ragazzi in particolare durante le prove scritte.

Si parte da un grande classico, quello secondo cui Gabriele D’Annunzio sarebbe stato “un estetista”. C’è anche chi attribuisce allo scrittore abruzzese la poetica del fanciullino di Giovanni Pascoli.

Sempre per quanto riguarda la letteratura, secondo alcuni “Gente di Dublino” di Joyce sarebbe ambientato a Londra. Per altri, invece, Dante è “nato a Milano”.

E c’è anche chi ha chiesto ai compagni chi avesse scritto Il diario di Anna Frank.

In storia le cose non migliorano: “Hitler sterminò gli ariani”, ha scritto uno studente. C’è a chi sembra di ricordare che i partigiani abbiano combattuto a fianco di Mussolini, mentre per qualcuno la seconda guerra mondiale è cominciata nel 1945.

Anche andando sull’attualità, gli sfondoni non mancano: Kim Jong-un viene definito infatti un dittatore giapponese.

Che dire della geografia? Anche qui si sono evidenziate crepe non da poco. L’India? Per uno studente si trova in Africa. Il Giappone? “Confina con la Polonia”. Torino? “È il capoluogo della Toscana”. L’Umbria? “È una città vicina ad Assisi”.

Dissacrata anche la storia dell’arte. Uno studente ha scritto che la Gioconda “è stata dipinta da Giotto”.

Non mancano poi alcune perle comiche anche agli esami orali. Un professore ha chiesto a uno studente: “Come si chiama la pratica con cui si auto-infliggono delle ferite?”.

Risposta: “L’autoerotismo”.

Maturità 2019: annunciate le materie della seconda prova d’esame

Alle ore 12 del 18 gennaio 2019  il Ministero dell’istruzione ha pubblicato le materie della seconda prova di maturità.

Il Ministero ha annunciato:

– per il liceo classico ci saranno latino e greco;

– matematica e fisica per il liceo scientifico;

–  scienze umane, diritto ed economia politica per il liceo delle scienze umane indirizzo economico sociale;

– informatica e sistemi e reti per l’istituto tecnico indirizzo informatico;

– scienza della cultura dell’alimentazione e laboratorio di sevizi enogastronomici per l’istituto per i servizi di enogastronomia;

– economia agraria e dello sviluppo territoriale e valorizzazione delle attività di produttive e legislazione di settore per l’istituto professionale per l’agricoltura.

L’annuncio delle materie – A dare un preavviso sulla data di uscita delle materie era stato il Dicastero stesso attraverso un video pubblicato dal Miur il 17 gennaio in cui si faceva intendere che il giorno dopo ci sarebbe stato il grande annuncio.

Il filmato si apre con la scritta: “Ci siamo quasi #Maturità 2019” e mostra uno studente che cammina nei corridoi di una scuola, mentre qualcuno fischietta Notte prima degli esami di Venditti. Il ragazzo entra in aula e il video termina con la scritta: 18/01/2019.

Il 18 gennaio è poi comparso un nuovo post sul profilo Twitter del Miur che dava appuntamento alle 12 del giorno stesso.

Di solito il Ministero svela le materie della seconda prova alla fine di gennaio, ma quest’anno l’interesse degli studenti e degli insegnati è particolarmente alto visto i cambiamenti apportati al nuovo governo agli esami di maturità.

Per la prima volta gli studenti dovranno affrontare una prova mista di latino e greco al classico o di matematica e fisica allo scientifico. Un cambiamento non indifferente visto che allo scientifico fisica non è mai stata estratta alla maturità e al classico invece generalmente si è assistito all’alternanza fra latino e greco.

Maturità 2019: cosa cambia

La riforma del governo prevede l’abolizione della terza prova, per cui le prove scritte sono passate da tre a due. La prima prova scritta, italiano, in programma il prossimo 19 giugno, servirà ad accertare la padronanza della lingua, le capacità espressive e critiche delle studentesse e degli studenti.

I maturandi dovranno produrre un elaborato scegliendo tra 7 tracce riferite a 3 tipologie di prove in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico.

La seconda prova scritta del 20 giugno riguarderà una o più discipline caratterizzanti i percorsi di studio. Saranno previste griglie nazionali di valutazione, ovvero dei parametri, che saranno fornite alle commissioni per una correzione più omogenea ed equa. Il giudizio resta quindi alle commissioni che utilizzeranno queste griglie anche per la correzione della prova di italiano.

Eliminata anche la tesina generalmente discussa in sede d’esame davanti alla commissione alla fine delle prove scritte.

> Come cambia l’esame di stato 2019: tutte le novità
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