Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:10
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Difesa, nove paesi formalizzano la nascita della Forza militare d’intervento europea

Immagine di copertina
Tra i 9 paesi anche la Gran Bretagna

All'iniziativa ha aderito anche la Gran Bretagna, mentre il governo Conte non ha ancora preso una decisione definitiva. La Forza si occuperà di gestire quegli scenari di crisi che potrebbero minacciare la sicurezza europea

Nove Stati membri dell’Unione europea hanno formalizzato la nascita di una forza militare di intervento, un’iniziativa che ha avuto anche l’appoggio del Regno Unito.

S&D

La Gran Bretagna infatti, nonostante la Brexit, ha deciso di mantenere rapporti stretti con gli altri Stati dell’Unione in materia di difesa.

Il presidente francese Macron ha guidato il processo di formazione della Forza militare, che avrà il compito di schierare e coordinare le forze dei paesi aderenti per gestire situazioni di crisi in tutto il mondo.

I ministri della Difesa di Francia, Germania, Belgio, Danimarca, Gran Bretagna, Belgio, Estonia, Spagna e Portogallo firmeranno a breve una lettera di intenti in Lussemburgo.

L’Italia aveva inizialmente espresso la sua intenzione di prendere parte alla Forza militare di intervento, ma il nuovo governo Conte ha ritirato il suo sostengo all’iniziativa, anche se non ha ancora preso una decisione definitiva.

Lo sviluppo della Forza di intervento europea non è stata accolta positivamente dalla Nato.

Gli ufficiali si sono detti preoccupati per la nascita di una forza con gli stessi compiti dell’Organizzazione atlantica e dal possibile allontanamento dell’Unione dagli Stati Uniti.

“La Difesa europea necessita di una strategia comune. I tempi di decisione nell’Unione sono ancora troppo lunghi in confronto all’urgenza che può derivare da una situazione critica in un paese considerato importante per la nostra sicurezza”, ha dichiarato il ministro della Difesa francese, Florence Parly.

“Questa iniziativa permetterà ovviamente l’associazione anche di altre forze extra Ue”, ha spiegato Parly. “Ad esempio la Gran Bretagna vuole mantenere una cooperazione con l’Europa”.

La Gran Bretagna si era per lungo tempo opposta alla creazione di un sistema di difesa europeo comune che potesse sfidare la Nato, ma dopo la Brexit è diventata uno dei suoi maggiori sostenitori.

L’iniziativa dovrebbe facilitare gli interventi delle forze europee in situazioni di crisi come disastri naturali, crisi o l’evacuazioni di cittadini da luoghi pericolosi.

Dal 2007, l’Unione Europea ha 4 “battaglioni” composti da forze multinazionali, ma le truppe non sono mai state dispiegate fino ad oggi.

La creazione delle Forze europee fa seguito alla firma a dicembre da parte di 23 paesi dell’impegno a partecipare alla Pesco, la “Cooperazione permanente per la sicurezza”.

L’obiettivo anche in quel caso era la creazione di un sistema integrato di difesa comune, sulla base del Trattato di Lisbona del 2009.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini