Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:09
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Aerei: un terzo dei ritardi in Europa è colpa della Francia

Immagine di copertina

Lo rivela un rapporto presentato al Senato francese, che punta il dito contro le attrezzature antiquate e un eccessivo ricorso allo sciopero nel sistema dei controlli

Un terzo dei ritardi dei voli aerei in Europa è causato dalla Francia, più precisamente dal sistema dei controlli adottato in Francia.

S&D

È quanto emerge da un rapporto presentato al Senato francese, che punta il dito contro le attrezzature antiquate e un eccessivo ricorso allo sciopero da parte dei controllori.

“Il nostro paese è responsabile del 33 per cento dei ritardi dovuti al controllo del traffico aereo in Europa”, ha sottolineato Vincent Capo-Canellas, senatore del partito centrista Unione per la democrazia francese e autore del rapporto.

Secondo Capo-Canellas, questi ritardi hanno un costo di circa 300 milioni di euro l’anno per le compagnie aeree.

Il senatore ha aggiunto che è molto difficile che la situazione possa migliorare, considerato il continuo incremento del traffico aereo.

Nel 2017 in Europa ci sono stati 3,1 milioni di voli, il 4 per cento in più rispetto all’anno precedente e l’8,6 per cento in più rispetto al 2015.

La scorsa settimana Ryanair ha avvertito che, senza un’azione urgente sul sistema dei controlli francese, ci sarà presto un “tracollo”, con centinaia di voli cancellati ogni giorno.

Nel rapporto del senatore Capo-Cannellas si sottolineano le “attrezzature antiquate” di cui dispone il sistema dei controlli, malgrado i 2 miliardi di euro che sono stati spesi dal governo francese nel 2011.

Ma ciò che impressiona sono soprattutto i dati sugli scioperi.

Tra il 2004 e il 2016 i controllori francesi sono stati in sciopero complessivamente 254 giorni, molto di più rispetto a qualsiasi altro paese europeo.

Dopo la Francia, il secondo paese nel quale la categoria ha incrociato più volte le braccia è la Grecia, dove i controllori hanno scioperato 46 giorni nello stesso arco temporale.

Al terzo posto c’è l’Italia, con 37 giorni, e al quarto la Germania, con appena 4 giorni di sciopero.

Per diversi mesi, i 4mila controllori del traffico aereo francesi sono stati coinvolti in una serie di scioperi per protestare contro i tagli del personale e la mancanza di tecnologie aggiornate.

I controllori francesi sono addestrati alla National Civil Aviation School, dove vengono pagati dallo stato appena sotto il salario minimo.

Il loro stipendio si aggira sui 5mila euro al mese e in genere lavorano con una rotazione di tre giorni.

“Tutto indica che la situazione potrà solo peggiorare negli anni a venire e che devono essere messe subito a punto soluzioni solide per portare le cose a posto il prima possibile”, ha avvertito Capo-Canellas.

La buona notizia, ha aggiunto, è che la sicurezza dei voli ha ancora la priorità assoluta.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini