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Conte a Parigi, la diretta del vertice con Macron

Immagine di copertina
Il presidente francese Emmanuel Macron e il premier italiano Giuseppe Conte. Credit: Afp / Julien Mattia

La visita del premier italiano dopo le tensioni con l'Eliseo sul tema migranti

Venerdì 15 giugno 2018 è il giorno  dell’atteso vertice tra il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, e il presidente della Francia, Emmanuel Macron.

L’incontro ha rischiato di essere cancellato dopo le dure critiche espresse da Macron nei confronti del nuovo governo italiano sul caso Aquarius.

In questo articolo la diretta del vertice bilaterale.

Diretta

ore 16.32 – La conferenza stampa è finita. Conte e Macron si stringono la mano.

ore 16.30 – Macron: “Aquarius, non si può giocare sulle emozioni dei cittadini”.

Macron: “Quando una nave arriva nelle vostre acque, bisogna prendersene carico. L’Italia è svantaggiata dal punto di vista geografico, ma non può baipassare i trattati internazionali. Ma bisogna decidere insieme le regole per gestire questo problema in modo cooperativo. Sul tema dell’Aquarius il dramma comincia prima della partenza dalle coste libiche, bisogna evitare che le persone si imbarchino su carrette. Non si può giocare sulle emozioni dei cittadini”.

ore 16.25 – Macron: “Se Salvini ha rapporti privilegiati con l’Ungheria, meglio”.

Macron: “Se il ministro dell’Interno italiano ha contatti privilegiati con paesi come Austria o Ungheria, è un bene, perché questo può favorire un miglioramento delle relazioni anche per noi con questi paesi”.

Conte: “Tutte le iniziative di governo sono condivise, fermo restando che me ne assumo la responsabilità. Vorrei un asse dei paesi volenterosi che abbracci l’interno arco dei paesi europei”.

ore 16.20 – Macron: “Rendere più efficaci le procedure di rimpatrio”. 

Macron: “Abbiamo dei diritti riconosciuti, tra cui il diritto d’asilo. L’Italia, come la Francia, rispetta questi diritti. Sulle migrazioni economiche non ci sono le stesse ragioni dell’asilo. In questi casi dobbiamo consentire il rimpatrio. Non possiamo avere la stessa politica nei confronti di chi ha diritto all’asilo e di chi non ha questo diritto.

Francia e Italia hanno più o meno lo stesso numero di richieste d’asilo. Sul problema dei richiedenti asilo che si trovano sui nostri territori la sfida essenziale è rendere più efficace il rimpatrio di chi non ha diritto di restare nei nostri paesi. Questi punto ha la priorità.

ore 16.15 – I due leader rispondono sulle critiche di Macron all’Italia.

Viene chiesto al premier Conte se, come detto nei giorni scorsi da Macron, l’Italia è stata “cinica e irresponsabile” nel caso Aquarius. “Con il presidente Macron c’è perfetta intesa, ci siamo chiariti in una telefonata, il fatto che io sia qui è la migliore risposta”, ha detto Conte.

Macron: “La Francia crede in una risposta europea al tema immigrazione, non saremo mai per la non cooperazione, dobbiamo dare una risposta umanitaria e proteggere i nostri popoli. Avanziamo insieme per una soluzione europea”.

ore 16.13 – Macron: “L’Italia, per la sua posizione geografica, ha bisogno della solidarietà degli altri paesi”.

Macron: “L’Italia si trova a gestire da sola il fatto di essere il paese di primo arrivo dei migranti e subisce la posizione geografica che ha di paese di primo ingresso, l’Italia ha bisogno della solidarietà degli altri paesi”.

ore 16.10 – Conte e Macron insistono sugli hotspot europei in Africa. 

Conte: “Sulla riforma del regolamento di Dublino, pensiamo che il pericolo inizia quando queste persone su muovono dai paesi di origine. Con un approccio integrato cercheremo di istituire centri europei fuori dall’Europa anche per velocizzare le procedure di asilo.

Macron: “Sulla riforma del regolamento di Dublino, pensiamo a un approccio con i paesi di transito in primis che consenta alle persone di evitare di prendere rischi sconsiderati, oggi abbiamo persone che non hanno nessuna possibilità di vedersi riconosciuto il diritto all’asilo e che intraprendono viaggi disperati”.

ore 16.07 – Conte: “In autunno vertice Italia-Francia a Roma”.

ore 16.05 – Conte: “Rafforzare rapporti dell’Europa con i paesi di origine e transito”. Parla il premier Conte: “Sul tema dell’immigrazione è arrivato il momento di voltare pagine e su questo c’è pieno accordo con l’amico Emmanuel per salvaguardare i diritti umani e tutelare la sicurezza. Il regolamento di Dublino deve cambiare, l’Italia è fortemente contraria alla proposta attualmente all’esame e sta preparando una sua proposta da avanzare agli altri paesi.

Quello che proponiamo è un radicale cambio di paradigma. Bisogna rafforzare a livello europeo i rapporti con i paesi di origine per prevenire i viaggi della morte, creare centri di protezione europei nei paesi di origine e di transito, anche per velocizzare le procedure di asilo. Il concetto di paese di primo arrivo va ripensato: chi arriva in Italia arriva in Europa”.

ore 16.02 – Prende la parola il premier Conte.

ore 16.00 – Macron: “Italia e Francia proporranno soluzioni europee insieme”. Mi auguro che nei prossimi mesi Francia e Italia lavorino insieme per proporre soluzioni euroopee con i loro partner, porteremo avanti iniziative concrete europee per far fronte alle migrazioni e alle problematiche economiche

ore 15.57 – Macron: “Vogliamo rivedere il sistema di Dublino, oggi il sistema di solidarietà non funziona”. Serve una risposta europea più forte, vista la situazione economica. Serve un budget dell’eurozona, attenuando un’attenuazione della crisi economica nei paesi più fragili.

ore 15.55 – Macron: “Siamo un paese di richiedenti asilo, non di primo arrivo come l’Italia”. Il primo a prendere la parola è il presidente francese Macron: “Non dimentico quello che l?’Italia ha dovuto subire dal 2015 con gli arrivi in massa in provenienza dalle rotte del Nord Africa. Ho sentito molte falsità sulle cifre.

L’Italia durante i primi quattro mesi del 2018 ha registrato 18mila richieste d’asilo, la Francia 26mila richieste d’asilo, siamo un paese di richiedenti asilo, non siamo il paese di primo arrivo, come è per l’Italia. Siamo il paese dove le persone arrivano per chiedere asilo dopo che la loro richiesta è stata respinta da un altro paese.

La solidarietà europea in favore dell’Italia in questi anni non c’è stata. Per questo vogliamo rafforzare al partnerhip tra i paesi”.

ore 15.50 – Inizia la conferenza stampa. Sta per iniziare, con circa un’ora di ritardo, la conferenza stampa congiunta tra il premier italiano Conte e il presidente francese Macron.

ore 15.20 – E’ in ritardo la conferenza stampa congiunta. È in ritardo la conferenza stampa congiunta tra il premier italiano Conte e il presidente francese Macron. L’appuntamento era fissato per le 14.45, ma i due leader non si sono ancora presentati davanti ai giornalisti, che li stanno aspettando nella sala stampa allestita all’Eliseo.

ore 14.50 – Migranti, la proposta di Conte a Macron. Riformare i regolamenti di Dublino e allestire hotspot nei paesi da cui arrivano migranti. In particolar modo, Libia e Niger. È questa, secondo quanto si apprende da fonti governative, la proposta che il premier Conte ha avanzato al tavolo di lavoro con il presidente francese Macron.

L’idea è di pensare a interventi efficaci sul breve e sul lungo periodo: gli hotspot nei paesi nordafricani servirebbero, viene spiegato, ad “evitare in qualche modo di far rischiare la vita alle persone” e quindi fermare i migranti preventivamente. Dall’altro lato la proposta italiana è di intervenire sul regolamento di Dublino, perché, come sottolineato da Conte, “chi arriva in Italia, arriva in Europa, non in Italia” e quindi deve essere un problema dell’Europa e non dell’Italia.

ore 13.30 –  Iniziato il vertice. Il premier italiano Conte è arrivato all’Eliseo, dove è stato accolto dal presidente francese Macron. I due leader sono ora a colloquio. Alle 14.45 è prevista una conferenza stampa congiunta.

Come siamo arrivati fin qui

Il vertice, in programma da due settimane, ha rischiato di essere annullato dopo le critiche di Macron al nuovo governo italiano sulla gestione del tema migranti.

Macron ha definito “cinica” e “irresponsabile” la decisione del ministro dell’Interno italiano, Matteo Salvini, di disporre la chiusura dei porti italiani alla nave Aquarius, carica di migranti.

Il portavoce di del presidente francese ha rincarato la dose, parlando di provvedimento “vomitevole”.

In seguito a queste dichiarazioni, mercoledì 13 giugno la Farnesina ha convocato l’ambasciatore di Francia in Italia.

Il ministro degli Esteri italiano, Enzo Moavero Milanesi, ha definito “inaccettabili” le parole arrivate dall’Eliseo e ha aggiunto che “simili dichiarazioni stanno compromettendo le relazioni tra Italia e Francia”.

Lo stesso giorno, intervenendo in Senato sul caso Aquarius, il ministro Salvini ha chiesto le scuse di Parigi.

“Dal primo gennaio al 31 maggio di quest’anno la Francia ha respinto al confine con l’Italia 10.249 esseri umani, compresi donne bambini e disabili. Sulla base di accordi del 2015, la Francia si era impegnata ad accogliere 9.816 migranti: ne ha accolti 640, quindi chiediamo al presidente Macron i passare dalle parole ai fatti”, ha detto Salvini.

Nelle ore successive il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha annullato il suo previsto viaggio a Parigi, prima tappa di un mini-tour europeo, e il premier Conte ha fatto filtrare l’intenzione di annullare il vertice con il presidente Macron.

Nella notte tra mercoledì e giovedì il presidente francese ha telefonato a Conte: il colloquio è stato definito “cordiale” e giovedì 14 giugno il premier italiano ha confermato la sua visita a Parigi.

“Il presidente Macron ha sottolineato di non aver pronunciato alcuna espressione volta ad offendere l’Italia e il popolo italiano”, si legge nel comunicato di Palazzo Chigi in seguito alla telefonata.

La nota specifica anche che i due leader “hanno confermato l’impegno della Francia e dell’Italia a prestare i soccorsi nel quadro delle regole di protezione umanitaria delle persone in pericolo”. Macron “ha ricordato di aver sempre difeso la necessità di una solidarietà europea accresciuta nei confronti dell’Italia”.

“L’Italia e la Francia devono approfondire la loro cooperazione bilaterale ed europea per una politica migratoria efficace con i paesi di origine e di transito attraverso una migliore gestione europea delle frontiere e un meccanismo di solidarietà nella presa in carico dei rifugiati”, conclude la nota.

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