Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Chi è Giampiero Massolo, possibile premier del governo Lega-M5S

Immagine di copertina
Giampiero Massolo, 64 anni. Credit: Getty Images

Salvini e Di Maio sono sempre più orientati a individuare una figura terza come presidente del Consiglio: ecco chi è l'uomo che potrebbe metterli d'accordo

Lega e Movimento Cinque Stelle stanno trattando un accordo per la formazione del nuovo governo dopo le elezioni dello scorso 4 marzo (qui gli aggiornamenti in diretta sul confronto tra i due partiti).

Uno dei nodi più delicati riguarda l’individuazione di un premier in grado di soddisfare entrambe le parti.

Tra i nomi più accreditati c’è quello di Giampiero Massolo, presidente di Fincantieri e diplomatico di lungo corso.

Nessuna ipotesi va esclusa a priori, ma, secondo quanto emerso fin qui, sembra improbabile che la carica di presidente del Consiglio possa essere assunta direttamente da uno tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, leader dei due partiti seduti al tavolo.

Difficile è anche che Lega e Cinque Stelle accettino un premier espressione di uno dei due schieramenti.

L’ipotesi più concreta è quella di individuare una figura terza rispetto a entrambi i partiti, purché sia un politico e non un tecnico.

Le indiscrezioni convergono su Giampiero Massolo.

Chi è Giampiero Massolo

Giampiero Massolo, 64 anni, è presidente di Fincantieri e dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi).

È un diplomatico di lungo corso con un curriculum ricco di prestigiosi incarichi istituzionali.

Nato a Varsavia il 5 ottobre 1954, Massolo si è laureato in Scienze politiche all’Università Pro Deo di Roma (oggi Luiss).

Prima di iniziare la carriera diplomatica, tra il 1977 e il 1978 ha lavorato alla Fiat, a Torino, prima alla direzione per le Relazioni economiche e sociali e poi alla Direzione per le questioni comunitarie e gli affari internazionali.

Negli anni Ottanta ha prestato servizio all’ambasciata presso la Santa Sede, all’ambasciata a Mosca e alla Rappresentanza permanente presso l’Unione europea a Bruxelles.

Nel 1990 è tornato in Italia, all’ufficio diplomatico del presidente del Consiglio dei ministri, che all’epoca era Giulio Andreotti. Nel 1993 è diventato consigliere diplomatico aggiunto del governo guidato da Carlo Azeglio Ciampi.

L’anno successivo è stato nominato capo della segreteria del presidente del Consiglio dei ministri nel primo governo Berlusconi e poi nel governo Dini.

Nel giugno 1996, quando a Palazzo Chigi è arrivato Romano Prodi, Massolo è rientrato al ministero degli Esteri come capo ufficio stampa.

Il 23 dicembre 1997 è stato nominato ministro plenipotenziario.

Dal 2000 al 2004 è stato vicesegretario generale della Farnesina, per poi diventare capo di gabinetto ai tempi in cui era ministro degli Esteri Gianfranco Fini.

Nel 2006 è stato nominato ambasciatore di rango. L’anno successivo è diventato segretario generale della Farnesina, il più elevato incarico della carriera diplomatica italiana.

Dal 2008 al 2009 è stato rappresentante personale (sherpa) del presidente del Consiglio per il G8 e il G2o: in questa veste è stato responsabile dell’organizzazione del G8 svolto a L’Aquila nel 2009.

Nel 2011, quando è diventato presidente del Consiglio Mario Monti, Massolo è stato vicino alla nomina a ministro degli Esteri.

Successivamente è stato nominato dallo stesso Monti direttore generale dei Servizi segreti.

Dal 2015 è presidente di Ficantieri, carica a cui nel 2017 si è aggiunta quella di presidente dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi).

Ti potrebbe interessare
Opinioni / Nel Governo di Giorgia Meloni ci sono gli stessi disvalori del Fascismo
Politica / Crosetto: “Scurati? Censura fuori dal tempo, impoveriscono la Rai”
Politica / Europee, nel simbolo Pd non c'è il nome di Elly Schlein e in quello del M5S compare l'hashtag #pace
Ti potrebbe interessare
Opinioni / Nel Governo di Giorgia Meloni ci sono gli stessi disvalori del Fascismo
Politica / Crosetto: “Scurati? Censura fuori dal tempo, impoveriscono la Rai”
Politica / Europee, nel simbolo Pd non c'è il nome di Elly Schlein e in quello del M5S compare l'hashtag #pace
Politica / Europee, Conte: "Candidatura di Schlein? Condivido le parole di Prodi, è una ferita per la democrazia"
Politica / Elezioni Europee, Conte deposita il simbolo del M5S: alle sue spalle spunta Calderoli | VIDEO
Politica / Compagni nella vita, avversari in politica: il curioso caso di Marco Zanleone e Paola Pescarolo
Politica / Meloni attacca Scurati, la replica dello scrittore: "Chi esprime un pensiero deve pagare un prezzo?"
Politica / Elezioni europee, ecco tutti i simboli depositati per le elezioni
Politica / Elezioni Europee: oggi e domani il deposito dei contrassegni al Viminale
Politica / Lilli Gruber contro Giorgia Meloni: "Ha un problema con la grammatica"