Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:09
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Spettacoli » Musica

Avicii, il successo, la pressione, le emozioni: “Non provavo più alcuna felicità”

Immagine di copertina
Avicii, il dj svedese morto il 20 aprile 2018

"L'intera faccenda riguardava il successo per il successo, non provavo più alcuna felicità", l'intervista a Rolling Stones del 2017 in cui Avicii parla del suo rapporto con il successo

Avicii, che è morto il 20 aprile 2018, ha trascorso la maggior parte dei suoi vent’anni come uno dei più grandi dj al mondo. Eppure il suo successo planetario che lo ha travolto da giovanissimo, non sempre ha significato la felicità per lui.

S&D

Qui abbiamo raccontato chi era Avicii, il DJ svedese più pagato al mondo morto oggi a 28 anni. Qui invece i suoi 5 brani più famosi. • Il re dell’elettronica in 21 foto 

Lo stress e la pressione del successo, l’eccesso di alcol, i suoi problemi di salute, una vita sempre in giro per i tour, i tanti ricoveri, non sono stati facili da affrontare per il dj svedese, tanto da spingerlo a ritirarsi dalle scene nel 2016. A marzo del 2016 aveva pubblicato una lettera d’addio ai fan.

Le cause della sua morte non sono ancora note, ma in molti hanno evidenziato i suoi problemi con l’alcol e il suo travagliato rapporto con il successo. La polizia dell’Oman esclude la pista criminale.

“Avevo bisogno di capire la mia vita”, ha raccontato Avicii a Rolling Stones, in una toccante intervista del settembre 2017, subito dopo l’uscita del suo nuovo EP, Avīci (01). “L’intera faccenda riguardava il successo per il successo, non provavo più alcuna felicità”.

Uno spaccato del suo rapporto con il successo e la pressione di essere il miglior dj del mondo è raccontato nel documentario Netflix sulla sua vita, “Avicii: true stories”, uscito nelle sale italiane il 12 dicembre 2017, l’unica data. Il dj aveva commentato sul suo profilo Facebook personale:

“Il mio documentario è in programmazione nelle sale dei cinema italiani – solo nella giornata di domani (12 dicembre @ The Space Cinema)! Il regista mi ha seguito negli ultimi quattro anni raccogliendo moltissimo materiale durante le registrazioni e dietro le quinte nei concerti, nei momenti belli, ma anche in quelli difficili. Sono davvero emozionato. Sono anche un po ‘nervoso perché in certe parti e’abbastanza crudo. È un documentario molto personale”. 

Il trailer

Nell’intervista a Rolling Stones, alla domanda su cosa avesse significato per lui guardarsi in quel documentario lui risponde: “Ho guardato me stesso dicendomi, ‘Cazzo, dovresti veramente pensare di più a te stesso, dai Tim! Perché non ho fermato la nave prima?”.

“L’unica cosa che mi ha impedito di fermarmi era che mi sentivo strano, del tipo: “Perché cazzo non posso godermi tutto questo come gli altri dj?, ma sto iniziando a rendermi conto che molti dei dj che sembrano entusiasti di ogni spettacolo hanno gli stessi pensieri”, racconta ancora il dj. Nell’intervista non mancano i riferimenti all’immenso giro di denaro che girava intorno al mondo della musica dance elettronica, e al suo rifiuto ad essere associato soltanto a questo genere, volendo sperimentare altro.

“Le feste possono essere fantastiche, ma è molto facile diventare troppo attaccati alle feste in luoghi come Ibiza. Ti senti solo e provi ansie. Diventa tossico”, prosegue Avicii, raccontando come la musica e i concerti avessero smesso di fargli provare gioia.

Nell’intervista Avicii racconta inoltre quanto fosse difficile il suo rapporto con le emozioni: “Nessuno di noi oggi riesce a gestire le nostre emozioni, la maggior parte di noi si sta comportando in modo reattivo. Ecco perché ho dovuto interrompere il tour, perché non potevo leggere le mie emozioni nel modo giusto”.

“Ho lasciato troppo poco spazio per la vita della persona reale dietro l’artista”, spiega ancora il dj svedese.

Un’altra delle cose di cui soffriva Avicii era il non poter dedicare il giusto tempo alle cose, essere sempre occupato e sommerso dagli impegni: “molte cose iniziano a soffrire quando non hai l’energia o il tempo per fare le cose correttamente. Pensi di poter farcela, ma la qualità ne soffre”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini