Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 06:00
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La bufala di Trump che schiaffeggia il governatore del Messico

Immagine di copertina

Da alcuni giorni sta girando un video di un incontro tra Donald Trump e un uomo definito “il presidente del Messico” o “il governatore del Messico” in cui quest’ultimo si rifiuta di dare la mano al presidente degli Stati Uniti il quale, in risposta, da inizio a una rissa con lui.

S&D

Un incontro che sicuramente avrebbe serie conseguenze sulla diplomazia internazionale, e proprio per questo è difficile pensare che la maggior parte dei media internazionali non abbiano dato risalto a questa notizia. Il motivo è semplice: la notizia è falsa.

Il video

Il video, che ha ottenuto milioni di visualizzazioni, è un video reale ma Donald Trump non era all’epoca presidente degli Stati Uniti e la persona di fronte a lui non è il governatore del Messico. Inoltre la rissa non è neanche una vera rissa, ma fa parte del copione del mondo del wrestling.

L’uomo di fronte a Donald Trump è infatti Vince McMahon, imprenditore proprietario della WWE, l’azienda che gestisce il mondo del wrestling e con la quale l’attuale presidente USA ha più volte collaborato, al punto da essere ammesso alla Hall of Fame nel 2013.

Come si può vedere, non vi sono bandiere di Stati Uniti e Messico, come avviene di solito negli incontri ufficiali, ne altri riferimenti simili, ma vi è un grande cartellone con scritto Wrestlemania 23, in riferimento al popolare evento annuale del mondo WWE chiamato, appunto, Wrestlemania. Insieme a loro c’è inoltre un terzo uomo che non è assolutamente un membro della diplomazia, ma il wrestler e attore statunitense Stone Cold Steve Austin.

Nel 2007, quando si tenne la 23esima edizione di tale evento, gli sceneggiatori decisero di dare il via a una rivalità tra Donald Trump e Vince McMahon che venne ribattezzata “Battle of Billionaires”, la battaglia dei miliardari, culminata con un “hair vs hair match”, ovvero un incontro di wrestling tra i due in cui il perdente avrebbe dovuto lasciarsi rasare la testa dal vincitore. A vincere, in quell’occasione, fu Donald Trump, che così rasò i capelli di Vince McMahon.

Trump, inoltre, nel 2000 si candidò alle primarie per la presidenza degli Stati Uniti con il Reform Party, un partito minore americano che all’epoca godeva di un certo consenso. L’unico governatore mai eletto da tale partito fu proprio un wrestler, Jesse Ventura, in Minnesota.

Va inoltre detto che c’è un altro elemento che lascia intendere che il video sia una bufala. Il Messico, infatti, è uno stato con un ordinamento federale, simile agli Stati Uniti, per cui ci sono un presidente e i governatori di diversi stati federali, per cui è errato dire che esista un “governatore del Messico”.

Donald Trump in passato ha pubblicato video di quando partecipava attivamente al mondo del wrestling anche dopo la sua elezione a presidente degli Stati Uniti. Nel luglio 2017 pubblicò su Twitter un video in cui aggredisce Vince McMahon risalente sempre a Wrestlemania 23, in cui tuttavia il viso di McMahon è sostituito con il luogo della CNN e con cui il presidente volle attaccare l’atteggiamento dei media verso di lui.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini