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Home » Cultura

Le abitudini quotidiane dei più grandi creativi di sempre

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Una serie di grafici mostra quali fossero le routine quotidiane di alcune menti brillanti come Mozart, Flaubert, Freud o Dickens

Vi siete mai chiesti come fanno le persone creative quali compositori, pittori, scrittori, scienziati o filosofi a trovare il tempo per produrre le loro opere? L’autore statunitense Mason Currey ha svolto ricerche nelle biografie di centinaia di personaggi celebri, e ha indagato sulle diverse maniere in cui queste utilizzavano le 24 ore a loro disposizione in una giornata per svolgere il loro mestiere.

S&D

Il risultato è stato un libro uscito nel 2013 intitolato Daily Rituals, in cui un lettore curioso può scoprire le abitudini di molti creativi di diverse epoche e diversi campi, tra cui gli scrittori Flaubert, Balzac, Hugo e Dickens, i compositori Beethoven e Mozart, lo psicoanalista Freud, il filosofo Kant, lo scienziato Darwin, l’architetto Le Corbusier, l’inventore e politico Benjamin Franklin.

Alcuni di loro, in base ai resoconti che abbiamo dall’epoca, avrebbero mantenuto una routine quotidiana sempre uguale e disciplinata per decenni, mentre di altri è emersa la divisione che facevano del tempo durante la creazione di un’opera specifica.

A partire da queste informazioni, l’illustratore RJ Andrews ha realizzato alcuni grafici in cui, rappresentando una giornata-tipo come un cerchio suddiviso in 24 ore, ha poi colorato diversamente le diverse parti del cerchio a seconda del genere di attività svolta dal “creativo” in quella porzione di tempo.

Si scopre quindi che non c’è alcun metodo più funzionale di altri per creare con più facilità, vista le enormi differenze tra le abitudini dei vari personaggi: alcuni lavoravano la mattina presto, altri a tarda notte; molti iniziano la loro giornata col caffè, altri come Balzac ne bevevano circa cinquanta tazze al giorno.

Dello scrittore britannico Charles Dickens, suo figlio disse: “Nessun impiegato in città era più metodico e ordinato di lui. Nessun lavoro monotono o compito convenzionale avrebbe potuto essere svolto con più regolarità e diligenza di quanto facesse lui col lavoro della sua immaginazione”.

Anche i primi tempi che Mozart trascorse a Vienna furono una serie di impegni a orologeria, con la giornata che cominciava con la pettinatura dei capelli alle sei del mattino, poi due ore di composizione, quattro ore di insegnamento, il pranzo, poi concerti o ulteriori ore di composizione prima di un viaggio per vedere la sua futura moglie, Constanze.

Forse la cosa più affascinante sta proprio nel confrontare le abitudini di questi maestri della creatività con le proprie routine personali, e capire se abbiamo qualcosa in comune con qualcuno di loro (anche solo negli orari di lavoro). Qui un riassunto comparativo delle diverse abitudini elencate nella gallery in alto: Credit: Podio

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