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Home » Esteri

Un piano dell’Isis per colpire New York è stato sventato nel 2016

Immagine di copertina

I tre uomini arrestati dall'Fbi erano intenzionati a compiere una serie di attacchi nell’estate del 2016, durante il Ramadan, puntando anche a colpire Times Square

Le autorità federali statunitensi hanno reso noto venerdì 6 ottobre che tre uomini erano intenzionati a colpire New York, prendendo di mira concerti, stazioni della metropolitana e Times Square. Il caso riguarda l’estate dello scorso anno.

S&D

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I tre volevano mettere a segno attacchi a New York analoghi a quelli ispirati dall’Isis. Sono stati gli uomini dell’Fbi a sventare il piano, arrestando gli uomini che ora sono stati portati a processo.

Gli arresti sono stati effettuati in seguito a un’inchiesta condotta con un agente sotto copertura che, spacciandosi per estremista islamico, ha consentito di mandare a monte i piani.

Il piano

Uno degli arrestati, l’allora 19enne Abdulrahman El Bahnasawy, cittadino canadese, è stato fermato dopo essersi recato dal Canada al New Jersey nel maggio del 2016, per acquistare il materiale necessario a confezionare bombe.

Le autorità federali hanno diffuso anche i messaggi scambiati tra Abdulrahman El Bahnasawy e il finto estremista islamico dell’Fbi.

Secondo quanto emerge da documenti relativi al caso, il giovane arrestato avrebbe voluto “creare il prossimo 9/11”. In un’occasione ha inviato all’agente un’immagine di Times Square con il messaggio: “Dobbiamo assolutamente far esplodere un’autobomba a Times Square. Guarda questa folla”.

In un altro messaggio ha espresso il desiderio di “sparare ai concerti, perché si uccidono molte persone. Basta arrivare con pistole in mano. Così hanno fatto quelli di Parigi”.

Il secondo uomo è stato arrestato in Pakistan sempre nel 2016, il suo nome è Talha Haroon ed è un cittadino statunitense. Secondo quanto svelato dalle autorità federali, avrebbe detto al finto estremista islamico che la metropolitana di New York era un obiettivo “perfetto”.

Risale allo scorso aprile l’arresto nelle Filippine del terzo protagonista di questa vicenda, Russell Salic, un trentasettenne. Per lui l’accusa è quella di aver inviato soldi per finanziare il piano. Salic è accusato di aver inviato circa 423 dollari per finanziare gli attacchi con la promessa di fornire altra liquidità in futuro.

I tre uomini volevano agire nell’estate del 2016, in concomitanza con il mese del Ramadan.

Il 19enne Abdulrahman El Bahnasawy si è dichiarato colpevole a ottobre 2016 ed è in attesa di sentenza. L’Fbi ha deciso di mantenere il caso riservato fino a quando l’inchiesta, con le relative indagini, non fosse giunta ad una conclusione. Sia Haroon che Salic sono in attesa di estradizione negli Stati Uniti.

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