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Home » Esteri

La Giordania verso l’abrogazione del matrimonio riparatore dopo lo stupro

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Credit: Reuters

Il codice penale del paese arabo prevedeva l'impunità per quei violentatori che avessero sposato le proprie vittime. Il voto è stato definito storico dagli attivisti per i diritti umani

Il parlamento giordano ha modificato la legge sullo stupro in vigore nel paese arabo, abrogando la previsione di impunità per quegli stupratori che avessero deciso di sposare le proprie vittime.

Il voto è stato definito storico dagli attivisti giordani per i diritti umani che da anni ne chiedevano l’abrogazione.

La camera bassa del paese ha così abolito l’articolo 308 del codice penale giordano. La decisione deve ora essere approvata dalla camera alta del parlamento e successivamente ratificata dal re prima di entrare in vigore.

La Giordania non è il solo paese in cui tale previsione normativa era presente nel codice penale. La Tunisia ha recentemente abrogato una simile disposizione nell’ambito di una più ampia riforma dello statuto per i diritti delle donne, mentre al parlamento libanese è allo studio una legge simile che garantisca giustizia alle vittime di stupro.

“Questo è un giorno da celebrare”, ha detto Salma Nims, segretario generale della Commissione nazionale giordana per le donne. “È un momento storico non solo per la Giordania ma per l’intera regione, il risultato degli sforzi della società civile e delle organizzazioni per i diritti umani del paese”.

L’articolo 308 violava apertamente i diritti umani secondo gli attivisti giordani. Questa legge infatti permetteva agli stupratori di non essere perseguiti se avessero sposato le proprie vittime e non avessero divorziato per almeno tre anni.

Nell’ottobre 2016, il re Abdullah II aveva ordinato l’istituzione di una commissione reale di riforma del sistema giudiziario e del codice penale, in vigore nel paese dal 1960.

A febbraio 2017, tale comitato aveva raccomandato l’abrogazione del controverso articolo 308. “Dopo 57 anni, finalmente abbiamo compiuto un passo importante per la riforma della società e per l’eguaglianza tra i sessi”, ha detto Khaled Ramadan, parlamentare giordano e promotore della nuova legge.

“Oggi mandiamo un messaggio a tutti gli stupratori, che i loro crimini non resteranno impuniti”. Quando la nuova previsione normativa entrerà in vigore, la Giordania si unirà a paesi come l’Egitto, che ha abrogato il matrimonio riparatore nel 1999, Marocco, in cui è stata abolito nel 2014 e Tunisia, che ha votato la nuova legge sulla violenza di genere a luglio 2017.

Negli ultimi 30 anni, diversi paesi hanno abolito questa barbarie giuridica, l’Italia nel 1981, la Francia nel 1994, il Peru nel 1998, la Romania nel 2000, l’Uruguay nel 2006 e il Costa Rica nel 2007.

Secondo l’organizzazione internazionale Human Rights Watch, altri paesi in cui sono ancora in vigore tali norme sono: Algeria, Iraq, Kuwait, Libia e Siria, così come è ancora presente nei territori palestinesi.

– LEGGI ANCHELa Tunisia ha approvato la legge contro la violenza sulle donne

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