Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:26
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Chi abita oggi in Siria

Immagine di copertina

In Siria convivono da sempre diverse etnie e confessioni religiose. Ecco quali sono:

Sono ormai cinque anni che in Siria si combatte un sanguinoso conflitto civile reso molto complicato non solo dal quadro frammentario delle fazioni in guerra, ma anche dalla complessa situazione regionale e internazionale, che si ripercuote sull’intreccio di alleanze sul campo.

S&D

Breve cronistoria della Siria

La Siria ha ottenuto nel 1946 l’indipendenza dalla Francia, che aveva il mandato della Lega delle nazioni sul paese dal 1920. Tra il 1958 e il 1961 il paese ha dato vita insieme all’Egitto di Gamal Abdel Nasser alla Repubblica Araba Unita, un breve esperimento panarabista con capitale il Cairo.

Nel 1963, un colpo di stato militare ha instaurato un regime baathista (panarabo e socialista). Nel 1967 la Siria perse le alture del Golan che furono occupate da Israele durante la Guerra dei sei giorni. 

Nel 1970 arrivò al potere un sottufficiale dell’esercito alawita semisconosciuto, Hafez al-Assad, che avrebbe guidato il paese fino alla sua morte nel 2000. Quell’anno, gli succedette il figlio Bashar.

Nel marzo del 2011, sull’onda delle primavere arabe scoppiate in Tunisia (dicembre 2010), Egitto (gennaio 2011) e Libia (febbraio 2011) che portarono alla deposizione di Zine el-Abidine Ben Ali, Hosni Mubarak e Muammar Gheddafi (ucciso nell’ottobre di quell’anno), la popolazione siriana scese in piazza per chiedere libertà e dignità. 

Quello che era cominciato come un movimento pacifico si trasformò in un sanguinoso conflitto civile, che ha causato oltre 250mila vittime e 11 milioni di sfollati, di cui 4,5 milioni di rifugiati (principalmente nei paesi limitrofi) e 6,5 milioni profughi interni.

Quadro demografico

Prima della guerra, la popolazione siriana contava circa 22 milioni di persone. Le stime odierne variano: il Cia World Factbook stima, per il 2014, circa 17 milioni di abitanti; la Banca mondiale parla invece, per lo stesso anno, di 22,16 milioni di abitanti.

La maggior parte dei siriani sono di etnia araba (circa il 90 per cento) e di religione musulmana sunnita (circa il 74 per cento), ma il panorama etnico-religioso è piuttosto variegato. 

I curdi – che abitano prevalentemente il nordest del paese attorno alle città di Qamishly, Hasakah, e Kobane – rappresentano circa il 9 per cento della popolazione. 

La minoranza curda è stata a lungo marginalizzata e discriminata dalle autorità siriane, e le loro attività politiche, ma non quelle economiche, severamente limitate.

Oggi, i curdi controllano le tre province curde nel nord della Siria e hanno proclamato un’amministrazione democratica autonoma nella cosiddetta Rojava.

Ci sono poi armeni, circassi, siriaci, turcomanni e greci che insieme rappresentano circa l’1 per centro della popolazione. 

I musulmani di confessione alawita, ismailita o sciita sono il 13 per cento, i cristiani il 10 per cento e i drusi il 3 per cento. La presenza ebraica è impercettibile, se si escludono gli occupanti israeliani delle alture del Golan.

Gli alawiti – che appartengono alla confessione sciita duodecimana ma convogliano nel loro credo diversi elementi estranei all’Islam – si concentrano nella regione costiera della Siria, attorno alle città di Latakia e Tartus. 

Gli Assad appartengono a questa confessione e pertanto gli alawiti hanno ricoperto negli ultimi quarant’anni un ruolo privilegiato all’interno delle istituzioni di governo e nei servizi di sicurezza.

Recentemente, tuttavia, è emerso un documento in cui i leader della comunità alawita hanno preso le distanze dal regime di Damasco. 

Leggi anche: Chi combatte in Siria

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini