Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:10
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Cresce l’esportazione di armi da parte degli Stati Uniti

Immagine di copertina

Mentre il mercato mondiale resta stabile, le vendite statunitensi sono aumentate del 35 per cento nel 2014

Le esportazioni di armi da parte degli Stati Uniti sono aumentate di quasi 10 miliardi di dollari nel 2014, circa il 35 per cento in più rispetto all’anno precedente. I dati sono contenuti in uno studio del Congresso statunitense che ha inoltre messo in evidenza come invece il mercato mondiale delle armi sia rimasto stabile tra il 2013 e il 2014.

S&D

Le industrie statunitensi detengono poco più del 50 per cento del mercato mondiale delle armi e le esportazioni sono passate dai 26,7 miliardi di dollari del 2013 ai 36,2 miliardi del 2014 grazie ad accordi stipulati con il Qatar, l’Arabia Saudita e la Corea del Sud.

Un rapporto del Stockholm international peace research institute (Sipri) ha rilevato che sei società statunitensi sono tre le prime otto al mondo per la vendita di armi. Lockheed Martin è in cima alla lista con 35 miliardi di dollari di armamenti venduti. Al secondo posto c’è Boeing (31 milardi di dollari), seguita da Raytheon (22 miliardi) e Northrop Grumman (20 miliardi). Al sesto posto c’è General Dynamics (19 miliardi di dollari), mentre United Technologies (12 miliardi) è in ottava posizione.

Il secondo esportatore di armi al mondo è la Russia, con vendite pari a 12,2 miliardi di dollari, seguita da Svezia (5,5 miliardi di dollari), Francia (4,4 miliardi di dollari) e Cina (2,2 miliardi). 

Il rapporto del Congresso statunitense ha inoltre rilevato che i paesi che comprano più armi al mondo sono la Corea del Sud, con acquisti per 7,8 miliardi di dollari. Al secondo posto c’è l’Iraq che nel 2014 ha speso 7,3 miliardi di dollari in armamenti. Mentre al terzo posto c’è il Brasile che ha speso 6,5 miliardi di dollari, soprattutto per l’acquisto di arei svedesi.

Lo studio sul mercato mondiale delle armi è stato realizzato dal Servizio ricerche della biblioteca del Congresso degli Stati Uniti ed è considerato come uno dei documenti non riservati più dettagliati sul commercio di armamenti tra il 2007 e il 2014 a livello globale.

(Un grafico con l’andamento del mercato mondiale delle armi dal 1950 al 2014 elaborato dal Sipri di Stoccolma)

La relazione del Congresso ha rilevato che le vendite di armi a livello mondiale si sono mantenute sostanzialmente invariate per il secondo anno consecutivo passando dai 70,1 miliardi di dollari del 2013 ai 71,8 miliardi del 2014. Sul lungo periodo, invece, il Sipri di Stoccolma ha rilevato come dal 2005 al 2014 la vendita di armi sia cresciuta notevolmente.

Come negli anni precedenti, la maggior parte delle armi sono stati fornite dai paesi più grandi a quelli considerati in via di sviluppo. Nel 2014 questi ultimi hanno speso 61,8 miliardi di dollari per l’acquisto di armamenti, l’86 per cento delle spese mondiali in armi.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini