Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:54
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Cosa è disposto a fare il Regno Unito per stringere accordi con la Cina

Immagine di copertina

Il premier britannico Cameron vuole che il suo Paese divenga il principale partner commerciale della Cina in occidente, chiudendo gli occhi sulla dittatura di Pechino

A Pechino si è concluso un meeting di quattro giorni del Comitato centrale del Partito Comunista Cinese (Pcc). Durante questa riunione degli alti vertici del Partito è stata elaborata la versione preliminare del prossimo piano quinquennale per la gestione e la crescita dell’economia cinese, il tredicesimo dalla nascita della Repubblica Popolare Cinese nel 1949.

S&D

Xi Jinping, in quanto segretario generale del Partito Comunista Cinese, ha presieduto le riunioni. Raramente i risultati di questi incontri vengono pubblicati, e i loro contenuti vengono resi noti solo in linee generali. È possibile però speculare sul fatto che il Pcc includerà nei suoi piani una crescente attenzione alle relazioni commerciali strette con altri governi.

Il presidente cinese è appena tornato da due importanti visite di stato negli Stati Uniti e in Regno Unito. In entrambi i casi, i rapporti commerciali bilaterali sono in crescita, anche se Obama mantiene una serie di perplessità nello stringere alleanze con la Cina, e i contenziosi nel Mar cinese meridionale tra le due potenze rimangono una ferita aperta.

A differenza di Obama, Cameron ha invece riservato a Xi Jinping un’accoglienza e un’attenzione eccezionale, stendendo per lui quello che la stampa britannica ha definito “il più rosso dei tappeti rossi”. Accordi per un valore superiore ai 30 miliardi di sterline sono stati siglati tra i due Paesi, includendo la realizzazione da parte di imprese cinesi di una centrale nucleare nel nord dell’Inghilterra.

Ansioso di avvicinarsi alla seconda potenza economica mondiale e alle sue enormi riserve monetarie,il Regno Unito ha ripetutamente affermato che vuole diventare il più importante partner commerciale della Cina in occidente. Per fare ciò sembra che Cameron sia disposto a ignorare le ripetute violazioni di diritti umani che ancora oggi avvengono in Cina.

A differenza di Obama infatti, che in un discorso ufficiale ha apertamente richiesto che Xi Jinping dedichi attenzione a migliorare la situazione dei diritti umani in Tibet e Xinjiang, Cameron non ha sollevato l’argomento.

Precedentemente all’arrivo di Xi Jinping a Londra, l’ambasciatore cinese del Regno Unito aveva fatto sapere che il suo premier si sarebbe sentito offeso se chiamato in causa riguardo alla questione dei diritti umani in Cina, e sembra che Cameron abbia quindi deciso di assecondare le indicazioni dell’ambasciatore cinese e non affrontare temi scottanti per Xi Jinping. Al contrario, il presidente cinese è stato trattato come ospite d’onore.

Il giorno del suo arrivo Xi è stato scortato in una carrozza trainata da un cavallo verso Buckingham Palace, dove ha soggiornato durante i tre giorni della sua permanenza londinese. Ha trovato ad accoglierlo sulle strade della città migliaia dei cinesi che vivono al momento in Regno Unito, con enormi bandiere e striscioni che, a caratteri gialli su sfondo rosso, davano il benvenuto a Xi Jinping.

Questa accoglienza non deve aver preso Xi Jinping di particolare sorpresa: bandiere e striscioni erano infatti stati inviati in gran numero dalla Cina, destando sospetti sull’autenticità e la spontaneità delle manifestazioni di benvenuto da parte delle comunità cinesi del Regno Unito.

Non sono mancate manifestazioni di protesta contro Xi Jinping. Gruppi di dissidenti politici post Tiananmen, tibetani, uiguri, e cinesi praticanti Fa Lungong hanno seguito Xi Jinping a ogni tappa del suo percorso attraverso Londra, per manifestare contro i ripetuti episodi di sparizioni, tortura, morte, che ancora oggi avvengono quotidianamente in Cina.

Due manifestanti tibetane e un attivista politico cinese detenuto nel 1989 durante le manifestazioni di Tienanmen e ora rifugiato in Inghilterra sono stati arrestati durante il corso di queste manifestazioni per essersi sporti oltre il limite stabilito dalle autorità mentre sventolavano bandiere tibetane e striscioni di protesta. I manifestanti sono stati poi rilasciati il giorno dopo, con l’ordine di non farsi trovare a meno di 100 metri dalla vittima in questione, Xi Jinping.

L’arresto di manifestanti pacifici e la gestione di questo episodio da parte della polizia londinese può far capire fino a che livelli si stia spingendo l’Inghilterra per compiacere la Cina di Xi Jinping.

In molti hanno espresso dissenso contro il modo in cui Cameron sta chiudendo gli occhi di fronte agli orrori della dittatura cinese in cambio di fruttuosi accordi commerciali.

Oltre a organizzazioni come Free Tibet e Amnesty International che hanno preso parte alle manifestazioni anti Xi Jinping, anche singoli cittadini hanno apertamente messo in questione l’accoglienza dedicata al leader cinese.

Uno fra tutti è Paul Powlesland, un avvocato londinese: mentre andava al lavoro, si è fermato per chiedere ai manifestanti pro Xi Jinping se ritenevano che cinesi e tibetani in Cina dovessero avere diritto a libertà di espressione. Ricevendo risposte vaghe da parte dei manifestanti, Paul Powlesland ha espresso la propria vergogna per il modo in cui l’Inghilterra stava accogliendo Xi Jinping. Questo scambio di battute è stato ripreso da Free Tibet, e nel giro di pochi giorni è già stato visualizzato più di due milioni di volte, diventando virale a Hong Kong e Taiwan.

Mentre Xi Jinping potrà contare sull’appoggio politico ed economico da parte di un Paese potente come l’Inghilterra, resta comunque chiaro che la società civile internazionale continua ad opporre la dittatura cinese.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini