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Home » Esteri

La Svezia vuole dipendere solo da energia rinnovabile

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Oggi il Paese produce il 52 per cento della sua energia da fonti rinnovabili. Ora vuole arrivare al 100 per cento, senza fare alcun uso di combustibili fossili

La Svezia vuole diventare uno fra i primi Paesi al mondo dipendente al 100 per cento da energia verde e rinnovabile, senza fare alcun uso di combustibili fossili.

Lo ha annunciato il premier svedese Stefan Löfven in un discorso all’assemblea generale delle Nazioni Unite, che si è chiusa a New York lo scorso 6 ottobre.

Già oggi la Svezia produce il 52 per cento della sua energia da fonti rinnovabili e nel 2016 il governo investirà 484 milioni di euro in infrastrutture verdi come turbine eoliche e sistemi per immagazzinare energia suddivisi in diversi progetti.

Fra questi, 107,7 milioni di euro saranno destinati alla trasformazione di alcuni edifici residenziali, che diventeranno più efficienti energicamente, e 5,38 milioni di euro alla ricerca volta a immagazzinare in modo più efficace l’energia elettrica.

La strategia ambientalista della Svezia è ispirata da risultati eccellenti come quelli di Costa Rica e Danimarca. Nei primi 75 giorni del 2015, la Costa Rica è riuscita a sostenersi energicamente usando solo fonti rinnovabili.

Grazie all’energia geotermica dei vulcani della Costa Rica, il Paese centroamericano produce abitualmente circa il 90 per cento della sua elettricità senza usare combustibili fossili.

In modo simile, lo scorso luglio, durante una singola giornata di forte vento le centrali eoliche della Danimarca hanno prodotto il 140 per cento del fabbisogno elettrico del Paese.

L’energia prodotta in eccesso dai danesi è stata suddivisa fra tre Paesi, di cui la Germania e la Norvegia ne hanno ottenuto l’80 per cento e la Svezia il restante 20 per cento.

Gli investimenti per l’energia pulita della Svezia sono stati approvati lo scorso settembre da un governo di coalizione, che comprende il Partito Socialdemocratico e il Partito Ambientalista i Verdi.

Ogni anno la Svezia investe 53,8 milioni di euro per creare infrastrutture verdi in Paesi in via di sviluppo. Il governo svedese auspica che questo possa essere un “segnale importante”.

Il Regno Unito, ad esempio, sta andando nella direzione opposta della Svezia: il governo di David Cameron eliminerà i sussidi destinati agli impianti eolici di terra nell’aprile del 2016.

Il premier svedese Löfven e quello britannico Cameron s’incontreranno a dicembre del 2015, a Parigi, dove si terrà la conferenza dell’Onu sul cambiamento climatico.

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