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Home » Esteri

Due giornalisti britannici accusati di terrorismo in Turchia

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La Turchia ha arrestato due giornalisti di Vice News con l'accusa di aver collaborato con l'organizzazione terroristica dello Stato Islamico

Due giornalisti britannici e la loro guida irachena sono stati formalmente accusati di aver collaborato con un’organizzazione terroristica da parte della corte di Diyarbakir, nel sudest della Turchia.

Jake Hanrahan, Philip Pendlebury e Mohammed Ismael Rasool sono stati arrestati giovedì 27 agosto mentre riprendevano gli scontri tra la polizia turca e alcuni militanti curdi per conto di Vice News, proprio nei pressi della città di Diyarbakir. I tre uomini sono stati interrogati e hanno dichiarato la propria innocenza, aggiungendo che non appartengono a nessuna organizzazione terroristica e che si trovavano sul luogo dell’arresto solamente per documentare gli eventi in corso.

Inizialmente, è stato riferito che i tre uomini arrestati fossero accusati di collaborazione con i militanti del Pkk, il Partito dei Lavoratori curdo che da anni si oppone al governo turco per chiedere autonomia. La polizia turca ha però affermato che l’organizzazione terroristica in questione è quella dell’Isis.

Vice News ha fortemente criticato il governo turco, accusandolo di voler impedire la diffusione delle notizie e dei fatti che accadono in quell’area del Paese, in cui militanti curdi e forze dell’ordine si scontrano violentemente.

Anche molte organizzazioni legate ai diritti umani e alla libertà di stampa, tra cui le ong Amnesty International e PEN International e l’organizzazione per la libertà di stampa CPJ – Committee to Protect Journalists – hanno condannato la decisione della corte di Diyarbakir, richiedendo la liberazione immediata dei giornalisti.

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