Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Senza categoria

Due giorni, una notte

Immagine di copertina

Uno tra i risultati più maturi dell’intera produzione dei Dardenne

Due giorni, una notte è il nuovo film diretto dai fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne, presentato in concorso al 67° Festival di Cannes e vincitore all’ultimo Sidney Film Festival.

S&D

Ambientato nella città industriale di Seraing, in Belgio, il film racconta di Sandra (una dolente Marion Cotillard in una delle sue prove migliori), operaia per una fabbrica di pannelli solari, sposata al devoto marito Manu (Fabrizio Rongione, attore feticcio dei due registi) e reduce da un periodo di forte depressione.

La donna ha meno di quarantotto ore per persuadere i colleghi di lavoro a rinunciare a un bonus di 1.000 euro e salvarle l’impiego. Passa così di casa in casa, di citofono in citofono, alla ricerca di solidarietà e collaborazione. È ancora annichilita dallo spettro della depressione, e dalla tempestiva necessità di mantenere la propria occupazione.

Due giorni, una notte si impone come uno dei risultati più maturi dell’intera produzione dei Dardenne: la sceneggiatura, a cura dei due registi, sviluppa in maniera sobria – e al contempo dolente – una lotta di miserabili e di arrabbiati, di ogni razza e provenienza.

Nell’arco di una carriera iniziata con il documentario, ed esplosa grazie a Rosetta (1999) – Palma d’Oro al 52° Festival di Cannes – i Dardenne sono stati in grado di codificare una poetica precisa: il ravvicinato pedinamento dei personaggi attraverso l’uso della camera a mano, il montaggio brusco, un’estetica quasi rosselliniana nell’analizzare la realtà. Questa volta ci sono riusciti: la retorica è limitata e non slitta mai oltre il dovuto.

Aiutati dalla nitida fotografia del fidato Alain Marcoen, e legandosi in parte all’ultima scena di Rosetta, anche Due giorni, una notte rivela l’assoluta vocazione dei suoi autori a ritrovare, nei momenti di indicibile sofferenza, i residui spontanei di un’umanità che credevamo perduta.

di Giuseppe Paternò Di Raddusa

Ti potrebbe interessare
Senza categoria / Ferragni di nuovo a Sanremo? Amadeus: “Per me sì”
Senza categoria / Terremoto oggi in Italia 22 gennaio 2024: tutte le ultime scosse | Tempo reale
Senza categoria / Terremoto oggi in Italia 21 gennaio 2024: tutte le ultime scosse | Tempo reale
Ti potrebbe interessare
Senza categoria / Ferragni di nuovo a Sanremo? Amadeus: “Per me sì”
Senza categoria / Terremoto oggi in Italia 22 gennaio 2024: tutte le ultime scosse | Tempo reale
Senza categoria / Terremoto oggi in Italia 21 gennaio 2024: tutte le ultime scosse | Tempo reale
Senza categoria / Terremoto oggi in Italia 9 gennaio 2024: tutte le ultime scosse | Tempo reale
Cronaca / Foto shock della sanitaria: caposala posta la foto di lei che ricuce un cadavere. Verifiche dell’Asl di Brindisi
Politica / Migranti, Meloni: “Basita per sentenza Catania, pezzo Italia favorisce ingressi illegali”
Esteri / Ryanair, ira presidente Enac: “Non mi faccio dire da un ad una cosa così grave”
Cronaca / Bimbo di 2 anni in gravi condizioni da 2 mesi dopo aver mangiato formaggio di malga. Indagato il malgaro
Senza categoria / Eros Ramazzotti bacia in bocca la figlia Aurora al concerto, è polemica: “I baci in bocca coi genitori no”
Senza categoria / Il giovane Montalbano: le anticipazioni (trama e cast) della seconda puntata (replica)