Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:43
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il futuro delle isole Falkland

Immagine di copertina

Un referendum ha visto una schiacciante vittoria in favore della sovranità britannica. Ma Buenos Aires non vuole rinunciare ai giacimenti petroliferi

Domenica e lunedì gli abitanti delle isole Falkland hanno partecipato a un referendum per stabilire se restare o meno sotto la Corona britannica. Il 99.8 per cento di essi ha risposto affermativamente: secondo il primo ministro del Regno Unito David Cameron, con tre soli voti contrari è “il risultato più chiaro che ci possa essere”.

S&D

Gli argentini la vedono diversamente e non hanno voluto riconoscere il voto, giudicandolo semplicemente una boutade. Secondo Buenos Aires gli abitanti delle Malvinas (la denominazione delle isole sotto la dominazione spagnola) non possono invocare un diritto all’autodeterminazione in quanto impiantati dai colonizzatori inglesi. Il ministro degli Esteri Timerman ha già in passato chiarito come le Nazioni Unite non riconoscano la popolazione come indigena e si siano espresse in tal senso in più di 40 risoluzioni.

Le rivendicazioni argentine risalgono a quasi due secoli fa ma nel 1982, durante la dittatura militare, sono sfociate in un conflitto in cui persero la vita 649 argentini e 258 britannici. Recentemente l’esecutivo peronista guidato da Christina Kirchner ha risollevato il suo interesse nelle isole, alzando i toni del confronto con la “potenza colonialista”. A febbraio è stato negato a due navi britanniche il permesso di attraccare al porto argentino di Ushaia. Nonostante le schermaglie diplomatiche, la Kirchner ha sempre negato di voler intraprendere una nuova guerra.

La rinnovata importanza di questo piccolo territorio può avere diverse ragioni. La prima è da cercarsi nella recente scoperta di abbondanti riserve petrolifere nei loro dintorni. Secondo la Rockhopper, società che si occupa di esplorazione petrolifera, a nord delle Falkland esistono 500 milioni di barili di petrolio estraibili. A sud ci sono meno certezze ma altre società ritengono di poter trovare formazioni geologiche addirittura più redditizie. L’estrazione di questi giacimenti porterebbe guadagni sostanziali, una manna per uno Stato argentino in forte difficoltà economica.

Un altro motivo per risollevare vecchie rivendicazioni è nella popolarità di questa causa presso gli argentini e le numerose difficoltà che il governo sta attraversando. Per la prima volta dal 1996 i conti pubblici argentini hanno registrato un deficit primario (prima del pagamento degli interessi sui titoli di Stato).

Inoltre il rallentamento dell’economia e un’inflazione rampante hanno affondato gli indici di gradimento della presidente Kirchner al 35-40 per cento, dopo aver vinto la rielezione solo nel 2011. Il tutto mentre a New York una corte, deliberando in merito alle ragioni di alcuni suoi creditori (i “fondi avvoltoio”), può portare l’Argentina a un secondo default in poco più di un decennio.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini