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La mappa dei paesi meno pacifici del mondo

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Il Global Peace Index 2017 è un indice che indica quanto, tra continui rivolgimenti politici e sociali, il mondo spende in armamenti, invece di investire per la pace

Nonostante nell’ultimo decennio il mondo sia diventato meno pacifico, il Global Peace Index 2017 mostra che la situazione è migliorata nell’ultimo anno. Coprendo il 99,7 per cento della popolazione mondiale, questo indice indica quanto, tra continui rivolgimenti politici e sociali, il mondo spende in armamenti e invece di investire per la pace. 

S&D

Cosa dice il rapporto

La relazione rivela che “l’impatto economico della violenza è stato di 14.300 miliardi di dollari nel 2016, equivalenti al 12,6 per cento del Pil mondiale”. È come se ogni essere umano del pianeta pagasse più di 5 dollari al giorno per mantenere l’attuale livello di violenza nel mondo.

L’indice del 2017 afferma che la militarizzazione del mondo è diminuita negli ultimi tre decenni, che il mondo non spende abbastanza per perseguire la pace e che i paesi le cui condizioni di stabilità sono peggiorate rispetto al 2016 sono maggiormente a rischio di diffusione di movimenti politici populisti.

Il primo e l’ultimo classificato

L’Islanda rimane anche quest’anno il paese più pacifico del mondo, una posizione che mantiene dal 2008. Insieme alla piccola nazione del nord anche Nuova Zelanda, Portogallo, Austria e Danimarca restano al vertice.

La Siria è il paese meno pacifico del mondo, seguita da Afghanistan, Iraq, Sudan del Sud e Yemen. Il paese europeo nella posizione peggiore, a sole nove posizioni dall’ultima, è l’Ucraina.

Cosa è cambiato dallo scorso anno

La maggior parte delle nazioni studiate è diventata più pacifica negli ultimi anni: 93 paesi hanno migliorato la propria posizione, mentre solo 68 sono peggiorati.

Quest’anno però, a livello regionale, la situazione è peggiorata maggiormente in Nord America, Africa sub-sahariana, Medio Oriente e Nord Africa. Il risultato del deterioramento delle condizioni in Nord America è dovuto agli Stati Uniti, il cui aggravamento della situazione ha più che compensato un leggero miglioramento della posizione del Canada.

Chi sale e chi scende in classifica

I paesi che hanno migliorato di più la loro posizione sono la Repubblica Centrafricana, lo Sri Lanka, la Cambogia, il Portogallo e Gibuti.

L’indice mostra che la situazione è peggiorata soprattutto in Etiopia, a causa della carestia; in Burundi, per la situazione politica del paese; in Arabia Saudita e Mali, entrambi paesi impegnati in guerra; e in Lesotho, piccolo regno circondato dal Sud Africa che attraversa una fase di rivolgimenti politici e proteste, soprattutto in seno all’esercito.

La situazione in Italia e in Europa

L’Europa rimane la regione più pacifica del mondo, con otto dei dieci paesi più pacifici che provengono da questa regione.

Nonostante 21 su 34 paesi hanno migliorato le proprie condizioni della pace, il risultato non è cambiato di molto rispetto al 2016, a causa del peggioramento della situazione in paesi come Turchia, Belgio e Francia, per questioni legate al terrorismo e per il deterioramento delle relazioni tra la Russia e paesi come Svezia, Finlandia e Norvegia.

L’Italia è al 38esimo posto in questa classifica e lo stato della pace nella penisola è considerato alto. Il nostro paese ha guadagnato una posizione rispetto al 2016 e la situazione risulta migliore rispetto a Sierra Leone e Taiwan, paesi in crescita da questo punto di vista ma leggermente peggiore di nazioni come Estonia e Lituania.

Qui la mappa interattiva della situazione paese per paese. I paesi colorati in rosso sono i meno pacifici, mentre quelle in verde i meno a rischio guerra.

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