Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:02
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Donald Trump e la bomba a orologeria in Medio Oriente piazzata da Hillary Clinton

Immagine di copertina

Il commento di Alessandro Albanese Ginammi per TPI in seguito all'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca

Donald Trump è il 45esimo presidente degli Stati Uniti d’America. In molti si chiedono come cambierà la politica estera americana. Che cosa succederà in Medio Oriente, dove gli Stati Uniti combattono una guerra su quattro fronti (Siria, Iraq, Libia e Yemen). Che cosa farà Trump con la Russia di Putin e la Turchia di Erdogan, con l’Iran e l’Arabia Saudita, con la Cina e l’Unione Europea.

S&D

Il pericolo principale è la bomba a orologeria pronta a esplodere in Medio Oriente, che è stata piazzata da Hillary Clinton quando ricopriva la carica di segretario di Stato durante la presidenza Obama.

Mentre in Afghanistan e Iraq Obama si era trovato a fronteggiare i problemi causati da Bush e tentava il ritiro da entrambi i teatri di guerra, in Siria l’ex segretario di Stato – poi candidata alla Casa Bianca – sosteneva una politica apertamente interventista con l’obiettivo di rovesciare il regime di Bashar Al Assad, favorendo il progetto di Turchia, Qatar e Arabia Saudita di creare uno Stato islamico sunnita.

Dopo aver lasciato l’incarico nel 2013, Hillary Clinton riconobbe gli scarsi risultati ottenuti come segretario di Stato: “L’incapacità di formare una credibile forza di opposizione, a partire dalle persone che avevano dato origine alle proteste contro Assad, ha lasciato un vuoto che è stato riempito dai terroristi”.

Barack Obama e Hillary Clinton sono entrambi responsabili del fatto che gli Stati Uniti abbiano preso parte a quest’operazione all’inizio del 2012, fornendo direttamente ai ribelli siriani armi statunitensi originariamente destinate alla Libia.

Adesso sarà Trump a decidere la posizione americana in Medio Oriente. La guerra e la violenza che dilagano nella regione, destabilizzando anche l’Europa, sono state alimentate dai due fallimenti della politica estera di Washington ottenuti dalle precedenti amministrazioni: prima il fallito tentativo di Bush di combattere il terrorismo ed esportare la democrazia, poi quello di Obama di porre fine alle guerre di Bush e di sostenere le rivolte arabe. 

Bush ha combattuto la guerra al terrorismo in Afghanistan, Iraq, Pakistan e Somalia. Obama in Afghanistan, Iraq, Pakistan, Somalia, Yemen, Libia e Siria. La pace non è mai arrivata. La Russia e le altre potenze regionali sono adesso coinvolte militarmente e pronte a difendere i propri interessi regionali.

Al nuovo presidente Trump servirà una vera politica estera verso il Medio Oriente per scongiurare il pericolo di una guerra mondiale. Speriamo sia all’altezza di porre rimedio anche agli errori commessi da Hillary.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini