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Le cinque domande per capire se siete dipendenti da smartphone

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Per giudicare quanto non riusciamo a staccarci dal nostro telefono, il dott. Edwin Salsitz suggerisce di porsi cinque domande, valide anche per altri generi di dipendenza

Rispetto a pochi anni fa, gli smartphone sono ormai una presenza costante nelle nostre vite, tanto che per molte persone è difficile immaginare un momento della giornata, dal risveglio ai pasti, dai viaggi alle conversazioni con altre persone, in cui non si consulti il proprio telefono quasi compulsivamente.

Per chi senta di aver superato il limite in questo senso, e abbia il dubbio che la sua dipendenza da smartphone sia un problema reale, il quotidiano statunitense USA Today ha contattato un medico, il dottor Edwin Salsitz, specialista nella cura delle dipendenze.

Nonostante la medicina non riconosca ancora ufficialmente la dipendenza da dispositivi tecnologici come smartphone, tablet e simili, Salsitz è convinto che ci siano le basi per considerarla una vera e propria malattia.

Ma come capire se si è dipendenti? Innanzitutto a detta del medico ogni dipendenza nasce dal piacere: a ogni notifica, messaggio o like ricevuto, il cervello viene inondato di dopamina, un neurotrasmettitore portatore di sensazioni piacevoli, che però col tempo possono diventare una necessità senza la quale ci si sente giù di morale.

Per capire il nostro grado di dipendenza, il dott. Salsitz suggerisce di farsi cinque domande, valide anche per altri generi di dipendenza:

1. Sono troppo coinvolto dall’uso del dispositivo? Ovvero: posso mettere via il telefono per due ore e non pensarci? Posso andare a dormire senza il telefono sul comodino? Svegliarmi e andare a lavarmi i denti senza controllarlo?

2. Posso mettere da parte il telefono per un po’? Per esempio, se al ristorante, mentre si è in compagnia di altre persone, il telefono viene costantemente controllato, senza riuscire a stare più di tanto senza toccarlo, c’è probabilmente una dipendenza.

3. Ho i sintomi dell’astinenza quando non lo uso? Se qualcuno vi toglie il telefono, diventerete irritabili, come se vi mancasse qualcosa, anche solo per dieci minuti? Anche se non è un’astinenza fisica, come per le droghe, è un’astinenza emotiva, sintomo di dipendenza.

4. Nascondo il mio utilizzo del telefono agli altri? Se si ha una dipendenza, lo si percepisce, e per evitare che sia palese può capitare che lo si faccia in solitudine piuttosto che di fronte a familiari e amici dimostrando quanto si è coinvolti.

5. Utilizzo il telefono quando sono annoiato o depresso? Rispondere a uno stato emotivo negativo con l’uso di un dispositivo, o di molte altre forme di distrazione come l’alcol, il fumo o il cibo, non è mai una soluzione utile.

Naturalmente per ogni persona ci saranno gradi diversi di dipendenza, e solo uno specialista sarà in grado di dare una diagnosi accurata, ma se vi ritrovate in queste cinque situazioni potreste iniziare a considerare l’idea di diminuire l’uso del vostro cellulare.

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