Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 15:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

L’Isis in Siria attaccato su più fronti

Immagine di copertina

L'offensiva guidata dagli Stati Uniti su Manbij mentre Assad e russi muovono su Tabqa, entrambi per avvicinarsi a Raqqa. Intanto proseguono i bombardamenti su Aleppo

Sia le forze ribelli sostenute dalla coalizione aerea guidata dagli Stati Uniti che le forze governative sostenute dall’aeronautica russa stanno incrementando la pressione sull’Isis in due diverse aree della Siria.

Le Forze democratiche siriane sono arrivate a circa 6 chilometri da Manbij, cittadina nel nord del paese non lontana dal confine turco in mano ai miliziani del sedicente Stato islamico.

Le forze ribelli hanno circondato la città su tre lati e l’offensiva è finora costata la vita a circa 150 jihadisti, mentre altri stanno abbandonando Manbij insieme alle loro famiglie.

Nel frattempo, l’Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari dell’Onu (Ocha) avverte che gli sfollati sono già circa 20mila e potrebbero diventare 216mila.

L’Ocha ha riferito che è possibile che le persone restino intrappolate nelle zone controllate dall’Isis e hanno bisogno urgente di riparo, acqua potabile, cibo e cure mediche.

I civili in fuga si stanno spostando in tutte le direzioni, molti verso nord diretti al punto di frontiera di Jarablus, altri verso ovest dove si trovano aree sotto il controllo di altri gruppi ribelli, altri ancora verso i villaggi lungo il corso dell’Eufrate.

Le forze di Damasco invece hanno lanciato un’offensiva contro Tabqa, nella provincia di Raqqa, la capitale de facto dell’Isis in Siria.

Secondo una fonte militare siriana, l’esercito ha ottenuto il controllo di un crocevia dal quale potrebbe raggiungere Raqqa, Deir ez-Zor oppure la zona est Aleppo.

Anche l’offensiva su Taqba, che si trova sull’Eufrate a sud del lago Assad, potrebbe portare molte persone ad abbandonare le proprie case.

Sia l’offensiva guidata dagli americani che quella siriana sostenuta dai russi hanno l’obiettivo di arrivare a Raqqa e sono entrambe cominciate la settimana scorsa dopo che l’esercito iracheno ha lanciato la propria offensiva contro Falluja, altra roccaforte dell’Isis.

Ma le forze dell’Isis hanno attaccato le postazioni dell’esercito siriano nella provincia di Hama, lunedì 6 giugno 2016. A riferirlo sia l’emittente televisiva, legata a Hezbollah e pro-regime di Damasco, al-Manar che l’Osservatorio siriano per i diritti umani.

Secondo l’Osservatorio, le forze dell’Isis hanno interrotto le strade che collegano le cittadine di Salamiya e Ithriya, a est di Hama, ma al-Manar riferisce le forze governative avrebbero respinto l’attacco.

Non migliora invece la situazione ad Aleppo dove almeno 50 raid aerei hanno colpito le aree in mano ai ribelli nel corso di domenica 5 giugno.

Secondo l’Osservatorio, un aereo da guerra non identificato si sarebbe schiantato nella campagna a sud della città, in un’area dove miliziani islamisti stanno fronteggiando l’esercito siriano e le forze iraniane schierate al suo fianco.

Un operatore dei White Helmets ha riferito che almeno 32 persone sono state uccise durante i bombardamenti, di cui 18 estratte dalle macerie nel quartiere di Qatrij.

Decine di bombe a grappolo sarebbero state sganciate da un elicottero su aree densamente popolate. I ribelli hanno risposto con colpi di mortaio verso i distretti occidentali controllati dalle forze di Damasco.

Secondo l’emittente di stato le vittime nei quartieri di Hamadaniya e Midan sarebbero state almeno 20, nella giornata di domenica, e 44 nell’arco di tutto il weekend.

Sabato 4 giugno 13 persone inclusi sei bambini erano rimasti uccisi a causa dei colpi di mortaio lanciati da dei gruppi islamisti nel quartiere di Sheikh Maqsud, controllato dai curdi.

Aleppo, la seconda città del paese, è divisa in aree controllate da diverse forze e gruppi ribelli, Damasco punta a circondare Aleppo e prenderne il controllo sarebbe un grande successo che potrebbe consentire al presidente siriano di dettare le condizioni dei negoziati con l’opposizione, per ora sospesi.

Anche nella provincia nordoccidentale di Idlib continuano i bombardamenti.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Russia: arrestati 5 giornalisti. Cremlino apre alla liberazione di Gershkovich
Esteri / L’ex neonazista che ispirò “American History X” scopre le sue origini ebree con un test del Dna e si converte
Esteri / Le indiscrezioni sulle cure di Kate Middleton: “Tre settimane di chemio e trattamenti a casa”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Russia: arrestati 5 giornalisti. Cremlino apre alla liberazione di Gershkovich
Esteri / L’ex neonazista che ispirò “American History X” scopre le sue origini ebree con un test del Dna e si converte
Esteri / Le indiscrezioni sulle cure di Kate Middleton: “Tre settimane di chemio e trattamenti a casa”
Esteri / Ilaria Salis di nuovo in catene, gli amici minacciati fuori dal tribunale
Esteri / Gaza, il bilancio dei morti sale a 32.552 vittime. Mar Rosso: navi russe entrano nello stretto di Bab al-Mandeb. Libano, Meloni visita i militari italiani: "La pace è deterrenza e impegno". Hamas pessimista su un accordo di tregua a breve
Esteri / Il nuovo business di Donald Trump: vendere bibbie a 60 dollari l’una
Esteri / Altri 16 bambini e adolescenti rimasti feriti a Gaza arrivano in Italia
Esteri / Germania, Flixbus si ribalta vicino Lipsia: almeno cinque morti e diversi feriti
Esteri / La storia si ripete: si dovrà ancora lottare per essere ebrei. Steven Spielberg lancia l’allarme antisemitismo
Esteri / Gaza, il bilancio dei morti sale a 32.490 vittime. Hezbollah spara razzi sul nord di Israele: ucciso un civile. Idf bombardano il sud del Libano: 5 morti. Meloni arriva a Beirut e vede il premier Miqati. Primo audio del capo del braccio armato di Hamas dal 7 ottobre: "Musulmani, marciate per la Palestina"