Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 15:35
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Erdogan incontra Putin a San Pietroburgo

Immagine di copertina

Dopo una grave crisi nelle relazioni tra Ankara e Mosca, i due presidenti hanno inaugurato una nuova amicizia in un momento di gelo nei loro rapporti con l'occidente

Dopo una rottura che aveva tutta l’aria di essere definitiva, con toni accesi e minacce neanche troppo velate inviate da un campo all’altro, la Russia e la Turchia si riconciliano e inaugurano una nuova era di amicizia con l’atteso incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan a San Pietroburgo, martedì 9 agosto 2016.

S&D

Il dato significativo dell’incontro è che si tratta della prima visita all’estero di Erdogan dopo il tentativo di colpo di stato della notte tra il 15 e il 16 luglio, al quale Ankara ha risposto con gigantesche purghe a tutti i livelli dell’apparato statale e delle forze armate.

La reazione di Ankara al fallito golpe ha fatto storcere il naso ai leader europei, preoccupati da una deriva autoritaria generatasi sull’uscio di casa, proprio nel paese su cui Bruxelles conta per arginare il flusso di migranti e rifugiati e che, oltretutto, vorrebbe entrare in una Unione Europea sempre più chiusa su se stessa.

E a Erdogan le ramanzine proprio non piacciono. Anzi, non mancò di far notare, all’indomani del tentato rovesciamento, che nessuno, ma proprio nessuno, dei cosiddetti alleati gli aveva manifestato la minima solidarietà, men che meno si era offerto di tendergli la mano.

Al contrario, l’ex nemico Putin l’aveva chiamato, e il presidente turco non dimentica chi in un momento di estrema difficoltà gli è stato vicino. 

Dichiarando ai microfoni dei giornalisti poco prima dell’incontro di San Pietroburgo di aver gradito la telefonata di Putin, Erdogan ha voluto – casomai ce ne fosse stato bisogno – rendere noto ai leader occidentali che, se gli alleati europei latitano e deludono, la Turchia è pronta a stringere un sodalizio con Mosca, anch’essa ai ferri corti col blocco occidentale, la quale ha tra l’altro uno stile affine a quello di Ankara.

Durante il colloquio, un Putin quanto mai sorridente ha detto alla controparte turca che spera sinceramente di riuscire a restaurare l’ordine in patria dopo i rivolgimenti dell’ultimo mese.

Ha dichiarato che si sente pronto a voltare pagina, a riavviare il dialogo e a recuperare il rapporto messo in crisi dall’abbattimento di un jet russo da parte della contraerea turca al confine con la Siria (mentre Ankara appoggia l’opposizione siriana, Mosca è scesa in campo al fianco del presidente siriano Bashar al-Assad), episodio a cui aveva reagito avviando un embargo che era costato alla Turchia un calo delle visite da parte di turisti russi dell’87 per cento.

“Desidero esprimere la speranza che sotto la tua guida il popolo turco possa superare questo momento di difficoltà e l’ordine costituzionale e la legalità vengano restaurati”, ha dichiarato il presidente russo rivolgendosi a Erdogan.

Pace fatta? Sembrerebbe proprio di sì e le cancellerie di Ankara e Mosca non nascondono l’ottimismo. Meno entusiasmo permeerà invece i corridoi delle cancellerie occidentali, per le quali la coppia Putin-Erdogan è tutt’altro che auspicabile.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Israele richiama due battaglioni di riservisti da inviare nella Striscia. Media: "Idf pronte all'offensiva su Rafah". Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini