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Home » Esteri

Tutti gli aggiornamenti sulla caccia ai terroristi in Europa

Immagine di copertina

Gli attentatori ancora in fuga sono almeno due. Bruxelles riprende lentamente a vivere, ma rimane l'allerta. Diverse operazioni di polizia in corso in Europa

In seguito agli attacchi di Parigi di venerdì 13 novembre, l’attenzione si è spostata sul Belgio e in particolare su Bruxelles, poiché molti degli attentatori, tra cui il presunto ideatore, provenivano da Molenbeek, un comune a maggioranza musulmana della capitale belga.

S&D

Il livello d’allerta terrorismo era molto alto in Belgio e massimo a Bruxelles ed è stato mantenuto tale fino a lunedì 23 novembre.

— NB: Sono inclusi gli aggiornamenti fino a venerdì 4 dicembre.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI, VENERDÌ 4 DICEMBRE

– Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker incontrerà il primo ministro danese per discutere le conseguenze del referendum della Danimarca di giovedì 3 dicembre, nel quale i danesi hanno rigettato la proposta di adottare ulteriori leggi europee per combattere le azioni criminali portate avanti in più Paesi dell’Ue

– Uno dei presunti attentatori di Parigi avrebbe chiamato qualcuno a Birmingham diverse volte prima di dare inizio agli attacchi di venerdì 13 novembre. La polizia britannica starebbe investigando sulla presunta presenza di una cellula terroristica dell’Isis in Regno Unito

– Il bar Café Bonne Bière, dove cinque persone sono morte durante gli attacchi di Parigi, è stato riaperto

GIOVEDÌ 3 DICEMBRE

– Uno dei principali organizzatori degli attacchi di Parigi avrebbe attraversato Budapest. L’ha dichiarato il primo ministro ungherese Viktor Orban

– La polizia belga ha sottoposto a fermo giovedì 3 dicembre due persone sospettate di aver partecipato ad attività terroristiche, portando il numero di persone incriminate di esser connesse agli attachi di Parigi a 8. L’ufficio del procuratore federale belga ha diffuso una dichiarazione secondo la quale un cittadino francese, Samir Z., è stato trattenuto all’aeroporto di Bruxelles domenica 28 novembre mentre si imbarcava su un volo che l’avrebbe portato in Marocco. Samir sarebbe collegato a Bilal Hadfi. L’altra persona arrestata sarebbe il belga Pierre N., trovato durante una retata condotta nella sua residenza a Molenbeek, Bruxelles, nella mattina di domenica 28 novembre

– 80 agenti, tra polizia e forze speciali, sono stati coinvolti nelle retate anti-terroristiche condotte nello stato occidentale della Renania settentrionale – Vestfalia nella mattina di giovedì 3 dicembre. La polizia non ha trovato alcuna prova di “intenzioni terroristiche” o alcun collegamento agli attacchi di Parigi. Le retate si sono concentrate negli appartamenti di alcune persone sospettate di aver provato ad acquistare passaporti francesi falsi

– La polizia britannica ha dichiarato che i quattro arresti che sono stati compiuti a Luton in Regno Unito in merito a un’indagine anti-terroristica non sono connessi agli attacchi di Parigi

– I proprietari del Bataclan hanno dichiarato che la sala concerti potrebbe riaprire il prossimo anno e che “non diventerà un mausoleo”

MERCOLEDÌ 2 DICEMBRE

– 2.235 case ed edifici sono stati perquisiti, 232 persone sono state sottoposte a fermo e 334 armi, di cui 34 da guerra, sono state confiscate in Francia. L’ha dichiarato il ministro degli Interni francese Cazeneuve

– Il ministro degli Interni francese Bernard Cazeneuve ha dichiarato che 3 moschee francesi sono state chiuse dagli attacchi di Parigi poiché sospettate di radicalizzazione. In una di queste sono stati trovati dei documenti jihadisti

– Il procuratore belga ha affermato che sono state perquisiti 5 edifici nella regione di Bruxelles in connessione con i presunti attentatori di Parigi

– La polizia sta conducendo perquisizioni in strutture localizzate a 7 indirizzi diversi a Luton, in Regno Unito, in connessione con un’indagine anti-terroristica

– Quattro uomini sono stati arrestati a Luton dalle forze anti-terrorismo britanniche. L’ha dichiarato la polizia metropolitana di Londra

MARTEDÌ 1 DICEMBRE

– Secondo una correzione di una dichiarazione dell’agenzia di stampa Reuters, la polizia bulgara non avrebbe ancora trovato alcun ordigno esplosivo vicino l’aeroporto di Sofia, nonostante abbia evacuato il terminal 1 e sia presente sulla scena la squadra artificieri

– Le autorità bulgare hanno trovato un ordigno esplosivo in un furgoncino appena fuori l’aeroporto di Sofia, in Bulgaria. Starebbero ancora cercando di disinnescare l’ordigno. Il terminal 1 dell’aeroporto è stato evacuato, e le autorità stanno ancora controllando le altre borse presenti nel camioncino

– Oltre 2mila perquisizioni e 210 arresti in Francia in seguito agli attentati di Parigi, secondo il primo ministro Valls

– Il Belgio sottolinea l’importanza della creazione di un’agenzia d’intelligence europea per contrastare la minaccia della violenza islamista

– Il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest ha dichiarato che l’amministrazione Obama aumenterà la condivisione delle informazioni con i governatori in merito ai rifugiati presenti nei loro Paesi

LUNEDÌ 30 NOVEMBRE

– In Francia sono state arrestate due persone che avrebbero provato a unirsi all’Isis in Libia

– I 151 leader mondiali presenti alla conferenza sul clima di Parigi hanno osservato un minuto di silenzio per le vittime degli attacchi di venerdì 13 novembre

– Gli attentatori di Parigi erano collegati a un gruppo islamista tedesco in Siria

– La famiglia del presunto attentatore Mohamed Abrini – che è stato ripreso insieme al presunto attentatore in fuga Salah Abdeslam prima degli attacchi di Parigi – ha dichiarato che lui è innocente e non è un estremista; i suoi familiari l’hanno inoltre incoraggiato a consegnarsi alla polizia

– Sono state condotte nuove perquisizioni a Molenbeek nella sera di domenica 29 novembre. L’ha confermato il sindaco del comune di Molenbeek Françoise Schepmans, aggiungendo che non sono disponibili altre informazioni a riguardo

– Il capo della polizia di Parigi ha dichiarato che 100 delle persone arrestate durante le proteste contro la conferenza sul clima che si terrà nella capitale francese dal 30 novembre all’11 dicembre avevano addosso oggetti sospetti. La polizia ha identificato 200 delle 300 persone che hanno violato il divieto di protesta che è in vigore per via dello stato di emergenza del Paese

SABATO 28 NOVEMBRE

– Il ministero dell’Interno francese ha reso noto che è stato impedito l’accesso in Francia a più di mille persone da venerdì 13 Novembre, giorno degli attacchi a Parigi

– È stata giocata la prima partita di calcio nello Stade de France dagli attacchi di Parigi di venerdì 13 novembre

VENERDÌ 27 NOVEMBRE

– Il presunto capo operativo degli attacchi di Parigi Abdelhamid Abaaoud avrebbe pianificato di attaccare alcuni luoghi riconducibili a persone di religione ebraica e di causare problemi al sistema scolastico e a quello dei trasporti in Francia

– Il dipartimento di stato degli Stati Uniti ha abbassato il livello di allarme della regione di Bruxelles da 4 a 3

– In Belgio, una terza persona è stata accusata in connessione agli attacchi di Parigi

– La guardia di finanza italiana ha sequestrato circa 800 armi da fuoco che provenivano dalla Turchia e che sarebbero dovute esser spedite in Belgio. Le armi, che non sono considerate d’assalto e che sono capaci di sparare sei colpi al secondo, sono state trovate in un camion nel nordest di Trieste

– La polizia di Berlino ha rilasciato i due uomini sospettati di star pianificando un attacco terroristico che erano stati arrestati nella sera di giovedì 26 novembre

– Un uomo che è stato arrestato dalla polizia belga ha ammesso di aver dato un passaggio a Salah Abdeslam fino alla municipalità belga di Schaerbeek dopo gli attacchi di Parigi

– La Francia tutto il possibile al fine di distruggere “l’esercito di fanatici”, riferendosi all’Isis

– La Francia reagirà agli attacchi di Parigi “cantando più canzoni, andando ai concerti e agli stadi”

– Questa mattina si è tenuta a Les Invalides, a Parigi, una cerimonia commemorativa in onore delle 130 vittime degli attacchi di Parigi

– Il Cremlino sostiene che le potenze occidentali non sono ancora pronte per lavorare insieme al fine di distruggere il sedicente Stato islamico 

– Alcuni procuratori nel sud della Germania hanno dichiarato di aver arrestato un uomo di 34 anni, presunto trafficante d’armi. Non hanno detto se fosse collegato agli attacchi di Parigi

– Il livello di allerta a Bruxelles è stato abbassato al secondo più alto livello. Il primo ministro ha dichiarato che la minaccia di terrorismo è ancora seria, ma non imminente come precedentemente temuto

– Nella giornata di venerdì 27 novembre tutte le stazioni della metropolitana di Bruxelles verranno riaperte

GIOVEDÌ 26 NOVEMBRE

– Il governo russo ha avvertito la Francia che, in seguito ai recenti atti di terrorismo, è necessario unire le forze per sconfiggere l’Isis. La Francia ha risposto definendo indispensabile una grande coalizione contro il sedicente Stato islamico.

– Durante alcuni raid alle moschee di Berlino, la polizia tedesca ha arrestato due persone che sono sospettate di aver pianificato attacchi terroristici

– Il governo belga ha abbassato il livello di allarme a Bruxelles dopo quasi una settimana di allerta massima

– Ci sarebbe stata una riduzione del traffico negli aeroporti di Parigi dagli attacchi di venerdì 13 novembre. L’ha dichiarato il direttore finanziario di Aeroports de Paris, Edward Arkwright

– Le lezioni scolastiche nelle scuole Hewett School e Sir Isaac Newton Sixth Form College a Norwich, nel Regno Unito, sono state cancellate in seguito a un allarme bomba. Le scuole erano state precedentemente evacuate

– Le autorità hanno condotto una retata nel sud del Belgio in connessione con gli attacchi di Parigi; non ci sono stati arresti

– Gruppi di decontaminazione e di vigili del fuoco hanno raggiunto un’importante moschea a Bruxelles, vicino al quartier generale della Commissione Europea, giovedì 26 novembre dopo che della polvere sospetta è stata ritrovata; si temeva fosse antrace. Falso allarme: era farina 

– La polizia federale belga ha condotto una retata nella città di Auvelais, parte del comune di Sambreville a sud di Bruxelles, in collegamento a un possibile attacco terroristico; erano alla ricerca di armi ed esplosivi, l’ha dichiarato l’emittente televisiva Rtbf. Le autorità non hanno confermato l’obiettivo della retata, ma hanno dichiarato che l’operazione si è conclusa

– La polizia del Marocco ha arrestato tre persone sospettate di far parte di una cellula terroristica collegata all’Isis

– Bruxelles non è più completamente bloccata, ma la caccia a presunti attentatori ed estremisti continua

(Un video che mostra un convoglio armato dell’esercito che ha attraversato le strade di Bruxelles mercoledì 25 novembre)

MERCOLEDÌ 25 NOVEMBRE

– La polizia francese ha compiuto più di 1.200 retate, 165 arresti e 230 perquisizioni da quando sono avvenuti gli attacchi di Parigi lo scorso venerdì 13 novembre 

– Il livello d’allerta per la sicurezza rimarrà massimo (livello 4) per un’altra settimana, per paura di un imminente attacco terroristico. L’ha dichiarato il governo belga in seguito alla diffusione da parte degli Stati Uniti di un’allerta mondiale in merito ai viaggi indirizzata ai suoi cittadini. Il dipartimento di Stato americano non ha consigliato ai cittadini statunitensi di non viaggiare, ma ha suggerito loro di esser particolarmente attenti nei posti affollati

– L’esercito e le forze armate pattuglieranno nei prossimi giorni le strade di Bruxelles, ma la metropolitana e le scuole riapriranno mercoledì 25 novembre. L’ha dichiarato il primo ministro belga

– L’Unione europea e la Nato hanno chiesto allo staff non essenziale presente nei loro quartieri generali a Bruxelles di lavorare da casa e hanno rinforzato le misure di sicurezza

– Le autorità belghe e francesi sono alla ricerca del presunto attentatore di Parigi in fuga, Salah Abdeslam

– Nella mattina di lunedì 23 novembre il primo ministro belga Charles Michel ha dichiarato che la minaccia “rimane seria e imminente” e, per questo, la stretta sulle misure di sicurezza nella città di Bruxelles è rimasta elevata anche nella giornata di lunedì

– Lunedì 23 novembre è stato trovato un giubbotto esplosivo vicino al luogo in cui era stato ritrovato il telefono cellulare di Salah Abdeslam, nel sobborgo parigino di Montrouge. Il giubbotto conteneva lo stesso tipo di esplosivo e dei bulloni, proprio come gli altri giubbotti esplosivi utilizzati negli attacchi di venerdì 13 novembre. Non vi era un detonatore nel giubbotto esplosivo trovato a Montrouge e la sua mancanza farebbe pensare a un’interruzione della missione da parte di Salah, o per paura o per via di un malfunzionamento dell’ordigno

– L’ufficio del procuratore federale ha annunciato di aver incriminato una quarta persona in connessione con gli attacchi di Parigi nella serata di domenica 22 novembre; le altre tre sarebbero Mohammed Amri e Hamza Attou, accusati lunedì 23 novembre di aver aiutato Salah Abdeslam a scappare da Parigi dopo gli attacchi e una terza persona sarebbe accusata di aver aiutato Salah una volta raggiunta Bruxelles

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