Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:20
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La prima moschea gestita da donne in Danimarca

Immagine di copertina

Ha appena aperto e accoglierà uomini e donne, ma a ricoprire il ruolo di imam saranno solamente le seconde. Ora vuole sfidare le strutture patriarcali dell'Islam

La moschea di Copenhagen sarà aperta sia alle donne che agli uomini. Tuttavia, saranno solo le prime a ricoprire il ruolo di imam. Un modello di moschea a gestione esclusivamente femminile è stato proposto anche nel Regno Unito.

S&D

“Il fatto che le donne siano le figure a capo delle comunità musulmane e delle moschee non dovrebbe essere visto come qualcosa di nuovo o di sorprendente,” ha dichiarato Latifa Akay, un membro della commissione Inclusive Mosque Initiative.

“Al contrario, dovrebbe essere considerato come “una riscoperta ed accrescimento delle radicate tradizioni islamiche di giustizia sociale e uguaglianza di generi”.

Akay indica le letture dell’islam sul femminismo islamico e il riformismo dell’islam, che rivelano come le leggi comuni islamiche sono state influenzate da ideologie soggettive e fattori culturali.

Un dizionario biografico di 40 volumi sulle studiose dell’islam, pubblicato nel 2007, identifica in 1400 anni fa l’origine dei contributi fondamentali delle donne agli insegnamenti islamici, quegli stessi contributi che la moschea di Copenhagen oggi utilizza come il suo fondamento.

Asma Bhol, un imam donna (o imama), residente a Londra, dà il benvenuto a questa moschea danese. “È sempre bello vedere altre persone che portano avanti questi progetti,” dice.

Ha detto che è stato dopo che ha “fatto un sforzo consapevole per comprendere l’Islam” che ha iniziato il suo percorso per diventare un imam donna e guidare “le grandi comunità escluse”. Asma Bhol sfata il mito secondo cui occorrerebbero più di una decina di anni per diventare imam, aggiungendo che la parola imam significa semplicemente “guida” in arabo.

“È necessario instaurare un legame puro e distaccarsi dal mondo, così ci sei solo tu e Allah,” ha spiegato. “Poi continui a mantenere questo legame per essere in grado di guidare i fedeli e dare consigli”.

Akay, imam della moschea di Copenhagen, rifiuta le interpretazioni sessiste dell’Islam che spingono le donne ai margini – anche letteralmente, a volte – nelle strutture tradizionali delle moschee. Infatti, le donne sono spesso relegate a piccole stanze che possono essere anguste e difficile da accedere.

Progetti come Side Entrance e Inclusive Mosque Iniatiative hanno intenzione di scardinare queste pratiche.

Bhol vorrebbe che le moschee fossero più inclusive per i LGBT e le persone con disabilità. Da quando ha cominciato a condurre sermoni e preghiere, non solo è stata in grado di ispirare i musulmani con il suo messaggio inclusivo, ma anche le comunità appartenenti ad altre religioni.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente qui. Traduzione di Irene Fusilli  

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini