Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:09
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Chi è Rodrigo Duterte, il nuovo presidente delle FIlippine

Immagine di copertina

L'ex sindaco di Davao ha ottenuto circa il 40 per cento dei voti, che corrispondono a circa 15 milioni di preferenze, staccando di alcuni milioni di voti i suoi avversari

Rodrigo Duterte ha vinto le elezioni presidenziali nelle Filippine. I suoi rivali hanno ammesso la sconfitta. Il 71enne ex sindaco di Davao ha ottenuto circa il 40 per cento dei suffragi, che corrispondono a circa 15 milioni di preferenze, staccando di alcuni milioni di voti i suoi avversari

S&D

La sua campagna era fortemente incentrata sull’ordine pubblico e la sicurezza. Durante i suoi mandati come sindaco di Davao, città nota per l’alto tasso di criminalità, ha messo in atto un pesante giro di vite contro i criminali, tanto da essere soprannominato “il castigatore”.

In molti lo hanno definito “il Donald Trump delle Filippine”, per la somiglianza di idee con il candidato repubblicano statunitense. Durante la campagna elettorale alcune sue affermazioni hanno molto fatto discutere, in particolare quella in cui diceva di voler uccidere centinaia di criminali. 

Altri temi caldi della sua campagna elettorale sono stati la lotta alla corruzione dilagante, alla povertà e alla disuguaglianza. 

Secondo quanto promesso finora, Duterte metterà in piedi una revisione radicale del sistema politico. I gruppi di attivisti per i diritti umani hanno già avvertito che si potrà ripetere quello che è già successo a Davao, dove squadroni della morte sono stati chiamati a uccidere centinaia di presunti criminali. 

L’affluenza alle urne è stata alta: oltre l’80 per cento dei 54 milioni di elettori si è recata a votare. Oltre alle presidenziali si sono tenute le elezioni per 18mila amministratori locali. 

“È con umiltà, estrema umiltà, che accetto questo mandato del popolo”, ha dichiarato dopo la vittoria Rodrigo Duterte, ex avvocato, che era diventato sindaco di Davao per la prima volta nel 1988. 

Il presidente uscente Benigno Aquino aveva più volte cercato di riunire i candidati, avvertendo che se avesse vinto Duterte, ci sarebbe stato un ritorno alla dittatura, ma nessuno ha accettato di ritirarsi dalla corsa per evitare la dispersione dei voti.  

“Ho bisogno del vostro aiuto per fermare il ritorno del terrore nella nostra terra, non posso farlo da solo”, aveva detto Aquino in un recente appello agli elettori.

Le operazioni di voto sono state caratterizzate da episodi di violenza. Almeno dieci persone sono morte in una serie di agguati legati alle elezioni in corso, in un arcipelago dove la violenza politica, specie a livello locale tra clan rivali, è un problema cronico.

Tuttavia, le autorità di Manila hanno definito gli attacchi “incidenti isolati”, senza effetto sui risultati del voto, che si è svolto in generale in un’atmosfera pacifica.

L’episodio più grave si è verificato a Rosario, una città vicino a Manila nota per essere un’area di faide locali, dove sette persone sono state uccise in un’imboscata a poche ora dall’apertura dei seggi.

Nell’isola meridionale di Mindanao, a Guindulungan un elettore è stato ucciso con un colpo d’arma da fuoco mentre era al seggio, mentre a Cotabato un passante è morto nell’esplosione di una boma a mano lanciata in un mercato dove erano in corso le operazioni di voto.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini